Peretti sulla vicenda Transcom


L’Aquila – Scrive Piero Peretti, segretario del sindacato UGL: “Molte le reazioni, anche scomposte, alla nostra pubblicazione della (scandalosa) ipotesi di accordo. Non potevamo immaginare che, pubblicando sul nostro sito la proposta di accordo formulata il 6 Ottobre nella sede di Confindustria dell’Aquila, si registrassero scomposte ed affannate reazioni. Sembrerebbe che, più o meno tutti, stiano prendendo (solo ora però) le distanze da quel documento vergognoso. Eppure il documento esiste ed è anche molto dettagliato e siamo disposti a rimettere l’originale via mail a chiunque ce ne facesse richiesta. In pratica qualcuno ha pensato, vista la ferma posizione di UGL-Cgil-Cisl e Uil nazionali, di effettuare una “sveltina” a livello locale. Ecco perchè ora molti, punti nel vivo, scappano e tendono anche a rinnegare ciò che invece esiste ed è evidentissimo. Se fosse passata un’ipotesi del genere, Transcom avrebbe ottenuto il massimo dal terremoto. Molto meglio di quello che voleva con l’apertura della procedura dei licenziamenti. Non più un taglio ai salari, bensì il taglio netto di 270 persone ed il mantenimento di 73 fedeli alle condizioni di Transcom però. Sarebbe stato un vero e proprio capolavoro per Boggio & Company. Questi signori, che si muovono con la delicatezza di un elefante, ancora non capiscono che, finchè ci siamo noi, queste porcherie all’Aquila non passano! Per non pensare poi a come questa “proposta indecente” possa essere presa da E-Care con la quale è tutt’ora in piedi un importante preliminare d’intesa firmato da UGL-Cgil-Cisl e Uil. In pratica, nella testa degli strateghi di quella proposta, E-care prende la “zavorra” di 270 costosi operatori per consentire a Transcom di gestire a suo piacimento la milionaria commessa INPS. Disegno…veramente….delirante! Caro Boggio & C. sappiate che la posizione della UGL è quella emersa al Ministero. Via la cassa integrazione per tutti, via la procedura di mobilità e discutiamo per TUTTI I LAVORATORI. Soluzioni oscure e pasticciate non potete farle a L’Aquila perchè non ve lo consentiamo!


10 Ottobre 2009

Categoria : Economia
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