Chiodi: “Impossibile garantire stato sociale”
Pescara – CHIODI DELUSO DOPO BOCCIATURA NORME ABRUZZESI – “Oggi come Regione – ha dichiarato il presidente Chiodi commentando la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il sussidio ai malati oncologici previsto da una norma della Regione Abruzzo – veniamo posti nell’impossibilita’ di assicurare lo stato sociale ai nostri cittadini. Due leggi regionali – ha proseguito Chiodi – hanno ripristinato i benefici in favore dei malati oncologici ma anche dei pazienti trapiantati. Entrambe sono state impugnate dal Governo, nonostante le risorse utilizzabili per i rimborsi non derivassero dalla fiscalita’ destinata ad assicurate il rispetto del piano di rientro”.
“Continuero’ a lavorare per far uscire l’Abruzzo dal commissariamento e dal Piano di rientro – ha aggiunto il Commissario – e, quindi, dai vincoli conseguenti, ma nel frattempo, con i tecnici regionali, cerchero’ di individuare anche altre possibilita’ per dare un sostegno ai malati oncologici e nefropatici che contano su questo piccolo aiuto economico”. Per ristabilire il sussidio ai malati oncologici il Consiglio regionale approvo’ la legge regionale che prevedeva uno stanziamento di 200 mila euro a favore dei malati oncologici. Il Governo ha impugnato tale legge regionale e con sentenza n. 104 del 29 maggio 2013 ne ha dichiarato l’illegittimita’ costituzionale. Nel 2011 e nel 2012, erano state varate due leggi regionali di finanziamento e parziale ripristino dei benefici in favore dei malati oncologici , entrambe impugnate dal Governo innanzi alla Corte Costituzionale nonostante prevedessero un finanziamento a carico del bilancio proprio; la prima legge e’ stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta mentre la seconda e’ stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza. La legge 39 all’art. 35 prevedeva il finanziamento di interventi in materia sociale per i portatori di malattie oncologiche e per i pazienti trapiantati e la seconda la all’art. 3 stabiliva che la Regione avrebbe corrisposto ai cittadini residenti in ambito regionale affetti da patologie oncologiche, un rimborso cosi’ come stabilito dalla legge regionale 9 febbraio 2000, n. 6. Lo stanziamento invece relativo ai nefropatici e’ stato progressivamente ridotto alla spesa effettivamente sostenuta per i rimborsi spese a favore dei nefropatici cronici in trattamento dialitico, su rendicontazione delle Aziende USL; e va anche precisato, al contrario, che sono stati eliminati i “sussidi” in favore dei nefropatici, ovvero le prestazioni di mero incentivo economico, e conservati i soli rimborsi spese fino alla piena attuazione del piano di rientro.
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