Schede parametriche, ingegneri tiratardi
L’Aquila – Mentre il sindaco Cialente torna enigmatico e abbottonato dall’incontro con Letta, avvenuto oggi, dicendo solo mezze frasi e rimandando a domani il resoconto, l’assessore alla ricostruzione è molto chiaro: gli ingegneri, dice, sono dei tiratardi e adottano posizioni dilatorie sulle schede parametriche, che sono la chiave per mettere in moto una reale ricostruzione. Dichiara Pietro Di Stefano questa sera: “Nel mentre si é impegnati con il Governo in un confronto, dalle modalità sempre più aspre, per poter avere risorse certe e costanti per L’Aquila, le sue frazioni ed i centri del cratere sismico, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri assume ancora posizioni dilatorie sulla presentazione delle schede parametriche.
La sua ‘apprensione da scadenza’ la può curare diversamente che col far ritardare la presentazione delle schede parametriche per le quali, ricordo, ai tecnici viene corrisposto il 2 per cento delle loro spettanze oltre che il rimborso delle indagini effettuate, qualora documentate: basterebbe collaborare al tavolo delle istituzioni.
Le schede, come ha ricordato il responsabile dell’Ufficio Speciale, sono indispensabili per la programmazione dei “comparti di cantierabilità ” e per impegnare, presto e bene, le somme che verranno assegnate; é notorio che una delle condizioni richieste dal Governo per l’erogazione dei contributi al terremoto dell’Aquila sia stata quella che si doveva spendere il pregresso prima di poter chiedere ancora finanziamenti. Ma il complesso iter della filiera nell’elaborazione dei progetti e la mancanza totale dell’esame di quelli nei centri storici, rallentava l’intero processo di ricostruzione. Ora, proprio grazie alla scheda parametrica ed alla costituzione dell’Ufficio Speciale, possiamo considerare superata quella pericolosa fase di stallo.
Solo un sistema organizzato di presentazione delle schede, potrà scandire, in particolare per le frazioni, i tempi di accesso ai contributi.
Per il 2013 c’è l’obiettivo di impegnare un monte risorse costituito dalla attuale disponibilità di 1 miliardo 140milioni di euro e da quello che ci sarà assegnato con l’approvazione dell’emendamento al decreto “emergenze”.
Abbiamo poi la necessità di programmare l’attività degli anni successivi, anche per poter dare risposte concrete ai cittadini.
Da qui la necessità che le schede parametriche vengano presentate e che l’Ufficio Speciale entri nel pieno della sua funzionalità e competenze libero dalle pastoie burocratiche che ingabbiavano la macchina della Fintecna-Cineas-Reluis”.
Non c'è ancora nessun commento.