Chiodi al Coi – Il sindaco non invitato
Giulianova – In effetti, ieri l’assenza del sindaco al centro protezione civile di Giulianova, visitato dal presidente Chiodi, era stata notata. Oggi i retroscena: il primo cittadino Mastromauro non era stato invitato. “Apprendo solo ora della visita effettuata dal presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi al Centro Intercomunale di Giulianova. “Una visita – dice il sindaco Francesco Mastromauro di ritorno da Torino, dove ha partecipato all’assemblea nazionale dell’ANCI – senz’altro giusta ed opportuna, tenuto conto della benemerita attività dispiegata dal COI che, va rammentato, è stato ubicato a Giulianova con l’impegno di tutti. Spiace tuttavia rilevare come il presidente Chiodi non abbia ritenuto opportuno comunicare la sua venuta al sindaco di Giulianova, precludendo così la partecipazione di rappresentanti ufficiali dell’Amministrazione, infatti assenti a differenza di altre autorità militari e religiose. Reputo questo mancato coinvolgimento, tanto più rilevante considerando che la sede del COI è proprio a Giulianova, una indelicatezza istituzionale e anche, se vogliamo, una manifestazione di scarso rispetto nei confronti dei giuliesi. Tenuto poi conto che non si tratta del primo caso, giacché mi consta come altri sindaci, tra i quali quello di Vasto, abbiano patito un simile trattamento, viene il sospetto – conclude il sindaco Mastromauro – che queste ‘dimenticanze’ del presidente Chiodi non siano il frutto, diciamo così, di una certa estemporaneità ma facciano parte di una sorta di strategia volta a marginalizzare i sindaci dei comuni governati dal centro-sinistra”.
L’assessore Fabio Ruffini invita gli occupanti degli alloggi popolari a regolarizzare la loro posizione.
L’assessore all’Edilizia residenziale pubblica, avv. Fabio Ruffini, rende noto che a coloro che alla data del 31 marzo 2009 occupano senza titolo un alloggio E.R.P. nell’ambito del territorio comunale, sarà consentita l’assegnazione dell’alloggio medesimo nel rispetto di quanto previsto dall’art. 13, comma 3 della L.R. 55/86.
Così stabilisce infatti la L.R. 30 aprile 2009, n. 6 che modifica l’art. 36 della l.r. n. 96/1996 (Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione), prevedendo appunto la possibilità di sanatoria degli alloggi pubblici occupati senza titolo al protrarsi dell’occupazione dello stesso nucleo familiare, per almeno un mese anteriore alla data del 31 marzo 2009.
“Pertanto – aggiunge l’assessore Ruffini – tutti coloro che pur avendone diritto non hanno ancora provveduto a regolarizzare la loro posizione, sono invitati ad avanzare la relativa richiesta di sanatoria presso l’ufficio politiche della casa del Comune di Giulianova, tramite compilazione di appositi moduli a loro disposizione, da corredare con idonea documentazione”.
Ricorda l’assessore che, in ogni caso, l’assegnazione è subordinata:
1. al protrarsi dell’occupazione dello stesso nucleo familiare per almeno un mese anteriore alla data 31.03.2009;
2. all’accertamento del possesso da parte degli occupanti – dei requisiti descritti dall’art. 2 della L.R. 55/86 e successive modificazioni ed integrazioni;
3. al recupero dei canoni arretrati riferiti al periodo di occupazione senza titolo del richiedente;
4. alla verifica della persistenza dei requisiti, in applicazione, per quanto compatibile, delle disposizioni di cui all’art. 12, L.R. 96 del 1996.
Per quanto concerne l’ammontare dei canoni da recuperare, evidenzia ancora l’assessore Ruffini che sarà possibile rateizzare il debito accumulato per un periodo di ammortamento fino a due anni.
L’estinzione del debito consentirà, quindi, la stipula definitiva del contratto di locazione tra l’assegnatario e l’Ente, che di conseguenza provvederà ad emettere il provvedimento di assegnazione con effetti retroattivi alla data di effettiva occupazione, ma comunque non anteriore al 1 gennaio 2000.
Naturalmente, non saranno sanabili, per espressa previsione di legge, le occupazioni senza titolo relative ad alloggi E.R.P. ottenute con violenza o in violazione della legge penale, e quelle effettuate successivamente ad atti deliberativi di assegnazione da parte di organi competenti” conclude la nota del Comune.
(Nella fo
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