Sanitopoli, sgoccioli di dibattimento
Pescara – (Foto: il presidente del tribunale Carmelo De Santis) – Si va verso la fine della fase dibattimentale, durata mesi, al processo detto Sanitopoli, che tornerà in aula, dopo l’udienza di oggi, il 10 e il 12 giugno. Toccherà ora all’accusa, che formulerà le sue richieste, e si aprirà una intensa fase dedicata alla difesa, poi in luglio la sentenza in un caso giudiziario che continua a prendere spazio anche sui giornali nazionali, dove è infervorata la fazione degli innocentisti, di coloro che vorrebbero Ottaviano Del Turco assolto e risarcito.
Una strana storia parallela di opinioni, di malevolenza – spesso – verso la Procura di Pescara. Soprattutto un poco serio schierarsi prima che arrivi la parola decisiva: la sentenza. Potenza di alcune forze occulte che rappresentano solo la politica, non l’obiettività dei giudizi nei tribunali? Quanti hanno dimenticato che i processi si celebrano nelle aule giudiziarie, non nelle redazioni giornalistiche?
Ma il tribunale di Pescara continua a seguire il suo binario e porta avanti il suo lavoro. Oggi Enzo Maria Angelini ha chiesto e ottenuto, ancora una volta, di poter rendere dichiarazioni spontanee, a suo giudizio non ancora sufficienti. Dopo averle rese, ha lasciato l’aula. E’ fermo, come dall’inizio, nel suo atteggiamento, l’ex re della sanità privata. Accusa, sostiene le proprie posizioni. Si sta giocando tutto in questo processo, ed è comprensibile il suo stato d’animo. Nel dibattimento, una teste ha riferito del comportamento di Conga e di un episodio, nel quale ebbe un colloquio casuale con Angelini. Al PM Bellelli le parole della donna, una ex centralinista, sono sembrate da denuncia per falsa testimonianza. Il giudice Carmelo De Santis ha posto domande direttamente alla teste, che rischia l’incriminazione.
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