Inverardi e Cifone, signore di ateneo

L’Aquila – (Foto: Inverardi – a sinistra – e Cifone) – Oggi si torna alle urne, all’Università, per la scelta (e l’incoronazione successiva) del rettore che dopo quasi 10 anni sostituirà Ferdinando di Orio. E sono due donne, signore dell’ateneo, a contendersi lo scettro di quello che è sempre stato un incarico di grande prestigio, di peso e di potere. Le signore sono Paola Inverardi, cervello e cultura squisitamente ingegneristico-matematica, e Maria Grazia Cifone, cervello e cultura squisitamente medica e per molto tempo preside, appunto, di Medicina. L’esito del voto è davvero molto incerto e dipenderà da quanti voti gli altri candidati, ormai fuori gioco come aspiranti alla vittoria, faranno o lasceranno confluire sulle due candidate. Quale che sarà, l’esito risulterà molto importante per l’Università aquilana, un vero pilastro della città, anche se – almeno stando ad alcuni pareri forse pessimistici – il futuro potrebbe essere di relativo declino.
Al momento l’ateneo aquilano “regge” bene con tanti studenti iscritti, ma quando si tornerà a pagare le tasse, le cose potrebbero cambiare. Se la città non si mostrerà “universitaria” al cento per cento, come accoglienza, convenienza, ospitalità, posti letto, svaghi, opportunità e apertura verso il mondo studentesco, verrà meno il motivo principale per scegliere una città in cui, obiettivamente, non è facile vivere, risiedere, studiare e restare nel contempo giovani con tutte le esigenze che ciò implica. L’Aquila dovrà avere una marcia in più, un prestigio e un’attendibilità universitaria di alto profilo. La signora che vincerà, sia Inverardi, sia Cifone, avrà un compito davvero difficile davanti a sè. Ciò induce, fin da ora, a formulare auguri e incoraggimenti alla vincitrice. Avere un rettore donna, comunque, potrebbe essere già di per sè un vantaggio e una chance.