Mia Casa sollecita Regione su cantieri
Roseto – Il Coordinamento regionale Mia Casa di Pio Rapagnà scrive ai presidenti Pagano e Chiodi, e all’assessore regionale Di Paolo: “Il Mia Casa d’Abruzzo chiede alle S.V. di “intervenire” con la massima sollecitudine nei confronti del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche, dell’ATER e del Comune dell’Aquila, per l’avvio, entro il mese di giugno, dei lavori di ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E – inagibili e la messa in sicurezza antisismica degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica regionale e comunale.
Come già da tempo auspicato, le tantissime famiglie ancora sfollate nei Complessi del Progetto CASE e MAP, in autonoma sistemazione e affitto concordato, si attendono dal Consiglio e dalla Giunta regionale l’approvazione di uno specifico e chiaro “atto di indirizzo”, affinchè si renda possibile ed utile lo svolgimento di un “ incontro operativo” con i responsabili del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, del Genio Civile, dell’ATER e del Comune dell’Aquila, che, in ogni caso, con la presente si chiede alle S.V., per quanto di competenza, di convocare al più presto.
Purtroppo è sconfortante constatare che, ogni giorno che passa, è sempre più difficile comprendere il perchè non sia stata ancora avviata la “ricostruzione pesante” della Edilizia Residenziale Pubblica e mista pubblico-privata da parte dei rispettivi “soggetti attuatori” indicati dalla LEGGE 24 giugno 2009, n. 77 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile) e dalla Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3803 del 15 agosto 2009 (e successive modificazioni e integrazioni).
La particolare “novità” della Ordinanza del 15 agosto 2009 era rappresentata dal fatto “straordinario ed esemplare” che, con essa si rendevano immediatamente disponibili, e “direttamente” utilizzabili dai soggetti attuatori della ricostruzione, ben 150 milioni di euro, poi “stranamente” e con successiva Ordinanza, suddivisi e ripartiti tra 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà delle ATER e 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà del Comune di L’Aquila e dei Comuni del cratere.
In tale contesto si chiede alle S.V. e, pertanto, anche alle Commissioni Consiliari competenti, in coordinamento con il Sindaco ed il Prefetto dell’Aquila, di promuovere e convocare attorno ad un “tavolo di lavoro istituzionale”, tutti i soggetti della filiera attuatori della ricostruzione pubblica, alla presenza qualificata della Regione e, tra le altre rappresentanze istituzionali e sindacali di categoria e professionali, anche della richiedente Associazione Mia Casa d’Abruzzo”.
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