I sacrifici degli italiani…
L’Aquila – (di Franco Taccia) – Enrico Letta, anche lui, ha ripetuto l’altro giorno la frase “…..grazie ai sacrifici di tutti gli Italiani…”. Tantissimi anni fa’ circolava la storiella, che poi non era storia ma realta’, del tema svolto da un bambino, figlio di uno sceicco arcimiliardario, il quale appunto in un compito fatto a scuola, parlava con accenti preoccupati e con sincero dispiacere dei sacrifici di un suo amico povero, che aveva soltanto una piscina nella villa dove abitava, solo 10 inservienti, solo una decina di auto di lusso, ecc. ecc. Ed il ricco figlio dello sceicco si chiedeva come poteva vivere il compagno fra tanta …miseria. Ora Letta dovrebbe spiegare chi sono “tutti” gli Italiani cui si riferiva perche’ questa frase comincia a rompere un tantinello le scatole.
Premesso che essere benestanti non è una colpa e che non è certo responsabile chi è ricco dello sfascio del paese, premesso altresì che se in difficolta’ ci si trovano milioni di persone è altrettanto vero che molti milioni stanno benissimo e dei sacrifici di cui parla il sig. Letta non hanno mai sentito neppure la puzza, perche’ i sacrifici non profumano come lo champagne di marca, questo è certo. Sarei curioso ad esempio di conoscere i suoi di sacrifici o quelli che so, di Valentino Rossi, o del presidente dell’Inter, di Briatore, o di uno fra le migliaia di direttori generali o a/d o settantacinquenni, “di lungo” corso”, che dopo essere andati in pensione di pensioni ne prendono 4 o 5.
Ma fortunatamente ci sono anche le buone notizie. La “sfilata” del 2 giugno pare sia stata sottoposta a cura dimagrante
come quella che molti italiani hanno intrapreso loro malgrado. Dicono infatti che costera’ “soltanto” 1.500.000 euro.
Una sciocchezza insomma, quisquilie, spiccioli. Sara’, ma a me viene in mente, facendo due conti, che invece che far sfilare uomini e mezzi, al posto della sfilata potevano assicurare un bel po’ di “sfilatini” a gente che ha problemi anche a fare la spesa. Con 1.500.000 euro ci usciva un assegno di 10.000 per 150 famiglie povere, altro che carri armati e militari in alta uniforme. Anche perche’ dopo….la parata, anche se hanno abolito il ricevimento, non ce le vedo le autorita’ che si fanno un panino e una birra…
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