Giuliante: “Affaire macerie, ultimo atto!”


Giuliante lug 09L’Aquila – Gianfranco Giuliante, presidente del gruppo regionale del PdL, denuncia una situazione che a suo giudizio appare quanto meno incomprensibile e che bisognerà approfondire: “Scandaloso, si era affidato a 29 € ciò che ora si mette in gara a 7,64€ e si chiede il ribasso d’asta! L’affaire macerie è stata una brutta pagina dell’amministrazione di centrosinistra del Comune di L’Aquila. Dopo vari tentativi di difendere l’indifendibile si è arrivati alla revoca della concessione alla società T & P. In uno scaricabarile che la dice lunga, la politica ha tentato di spostare sui dirigenti responsabilità anche proprie! La mancanza di requisiti della T & P è stata la motivazione della revoca.
Macerie ott 09  2
A distanza di mesi – continua Giuliante – emerge vieppiù un quadro inquietante di quella che doveva essere “la madre di tutte gli affari”. È ancora una volta il Comune che fa emergere spontaneamente le proprie responsabilità pregresse con documenti ufficiali che, messi in correlazione, dimostrano la totale veridicità delle riserve che furono espresse in quella circostanza.
Da qualche giorno, si è ufficializzata la quantità di macerie da smaltire e si è riconosciuto che la cifra dell’affidamento era superiore ai 50 milioni di €, si è implicitamente ammessa l’abnormità di un affidamento senza gara per l’entità del servizio che si convenzionava a soggetti senza requisiti accettandone a scatola chiusa il listino prezzi che prevedeva importi spropositati per i servizi che si offrivano. Oggi il Comune di L’Aquila indica un capitolato speciale di appalto per il recupero dei materiali inerti omogenei con codice CER 17.09.04 e 17.01.07 provenienti dalle macerie del terremoto dell’Aquila. Il prezzo ipotizzato a base d’asta per le operazioni di recupero degli inerti fino al 10% è pari a 7,64 € e verrà aggiudicato al miglior ribasso.
È stupefacente! La convenzione che il Comune de L’Aquila aveva stipulato con la T & P per la stessa tipologia di materiale era di 29 € alla tonnellata, più di quattro volte il prezzo a base d’asta da ribassare!!! E cosa ancora più stupefacente è che nessuno si è dimesso dinanzi all’ammissione così evidente di ciò che si era fatto!
Lo stesso Comune, lo stesso sindaco, lo stesso assessore, lo stesso servizio, la stessa tipologia di materiali, e un prezzo che si scopre poteva essere intorno ai 7 € e che invece si era affidato a 29 €. Alla richiesta di dimissioni si rispose allora: no grazie.
È possibile rispondere oggi allo stesso modo dinanzi alla verità che è scandalosa? Anche se può apparire paradossale, il Comune de L’Aquila ci ha abituato a risposte non scontate. Tanto vale augurare buon lavoro”.
(Nella foto: Le macerie sono sempre ammonticchiate a Piazza d’Armi – sopra, Gianfranco Giuliante)


10 Ottobre 2009

Categoria : Politica
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