Porto, domani si torna alla carica
Pescara – POLITICI PESCARESI CONVOCATI A QUAGLIARIELLO – La lotta contro i meandri indistricabili della burocrazia non ha pause, e i risultati – quando ci si riesce – bisogna davvero conquistarli, sempre tramite l’interessamento di qualcuno. Senza spinte non accade nulla, così è fatta ancora l’Italia.
Il presidente della Provincia Testa, con la senatrice Federica Chiavaroli e l’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo, sono stati convocati domani pomeriggio, a Roma, dal ministro Gaetano Quagliariello per affrontare le problematiche connesse alla erogazione dei fondi in favore della marineria pescarese, come previsto dal Decreto sviluppo. Il ministro incontrera’ nell’occasione anche una delegazione di armatori. La riunione e’ stata sollecitata da Testa e Chiavaroli, affinche’ vengano sbloccati completamente i tre milioni di euro che lo Stato ha destinato agli operatori pescaresi, la cui attivita’ e’ ferma dal 2012 a causa del mancato dragaggio del porto.
Purtroppo la burocrazia e i meccanismi farraginosi e arrugginiti obbligano a impegnarsi anche per “sbloccare” risorse già destinate, che si fermano da qualche parte. “Il ministro – spiega Testa – ha assicurato il proprio interessamento a questa vicenda che d’altronde ha seguito personalmente durante la campagna elettorale e, ancora prima, durante il Governo Monti, quando ha promosso su sollecitazione della Provincia lo stanziamento dei tre milioni in sede di approvazione del Decreto Sviluppo. L’auspicio e’ che il Governo, attraverso Quagliariello, faccia da ponte con Bruxelles per chiarire e accelerare l’iter da seguire, di modo che i fondi arrivino quanto prima agli operatori del porto di Pescara, gravemente danneggiati dall’insabbiamento dei fondali. Una prima risposta importante, aggiunge Testa, e’ arrivata dalla Regione Abruzzo, che ha stanziato 576 mila euro, di cui 500mila in favore dei lavoratori dipendenti del settore pesca e 76mila per la stipula di polizze assicurative che garantiscano un ritorno in mare sicuro ad armatori e pescatori, terrorizzati dalle conseguenze che le imbarcazioni possono subire per via dei fondali insabbiati”.
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