Benedetti: “Basta grilli parlanti, nani e ballerine, casacche malvestite”


Benedetti Carlo apr 09L’Aquila – (di Carlo Benedetti, presidente consiglio comunale) – Non mi piace chi usa il linguaggio lontano della politica e parla di Governi tecnici, istituzionali e di altri distinguo vecchi e logori, che la gente non capisce ! Chi detta le condizioni per l’ ingresso dei soldatini in Giunta lontano dal dramma della città e dall’alto delle proprie comodità che Noi abbiamo dimenticato!
Non mi piace chi rinunzia al lavoro quotidiano ed alla fatica della ricostruzione! Chi dimentica gli sfollati, i disoccupati, gli anziani, le vittime vere di questo terremoto. Sono altre le scommesse che bisogna vincere per continuare ad esistere! Non mi piace chi privilegia la logica del proprio Partito e penalizza le ragioni diverse di una città in ginocchio!
Non mi piacciono i grilli parlanti, i politicanti i nani e le ballerine di un circo che non esiste più perché lo ha distrutto il terremoto! Non mi piacciono le casacche malvestite e cangianti della vecchia politica e non mi piacciono le discussioni lunghe ed asfittiche di chi che non sa trovare più nuove forme di analisi e di lavoro.
Mi piace chi ha capito (ed in Consiglio comunale sono tanti!) che di fronte ad una tragedia collettiva come il terremoto non c’è spazio per le polemiche e le isterie, ma c’è bisogno dell’impegno, del lavoro quotidiano fra la gente, nei cantieri nei campi, nelle scuole e nella disperazione di una città che non vuole morire e che non morirà.
Io come i consiglieri D’eramo, Imprudente, Leopardi, Capri, Albano, il sindaco Cialente, Mucciante, Masciocco, Faccia e tanti altri…quasi tutti!..in fondo tutti noi portiamo ancora i segni della tragedia!
Per favore, non parlate più di noi senatore Piccone e segretario Fars dai templi d’oro e dai Palazzi della vostra politica . Scusateci! Non ne avete il diritto! Sappiamo da soli ciò che è utile per noi e la nostra città!
Ci siamo noi, tutto il Consiglio comunale, che deve essere unito su punti qualificanti e condivisi che il Sindaco e la Giunta debbono realizzare in tempi brevi. Che il Sindaco, primus inter pares, venga in Consiglio subito con un programma dell’Emergenza e sulla base di questo completi la Giunta con le competenze, le qualità, l’impegno e la voglia di fare che la città aspetta. Nessuno ha la bacchetta magica ma la Gente valuterà con obiettività il nostro impegno e la nostra concretezza.


09 Ottobre 2009

Categoria : Politica
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