Pensierino e voto
(Nemo) – Cosa penserà di noi chi viene a sapere che a Sulmona uno dei candidati sindaci è morto, creando imbarazzi (oltre che dolore e commozione, s’intende) sul da farsi, risolti nel modo più pasticciato e privo di senso? E anche di rispetto per la scelta dei cittadini? Penserà che siamo il solito borgo selvaggio arruffato, confusionario, confuso. Infatti Roma ha risposto a chi chiedeva di sospendere il voto che no, per carità , si doveva votare lo stesso. Allora la gente ha votato un morto, che era in vita stimato e apprezzato. Ma un morto non può essere sindaco. E allora? Pensierino: ne hanno combinata una da manuale dell’assurdo. Infatti la parte politica che, sotto il nome del defunto raccoglieva stima (e ha raccolto consensi), non va al ballottaggio, mentre ci vanno quelli che hanno preso meno voti del candidato scomparso. Pensa Nemo che nessuno avrebbe potuto fare una cosa tanto ridicola, controversa, ingarbugliata. Il bello è che c’è un ricorso e potrebbero saltare le elezioni. Con buona pace di chi ha avuto molti voti. Viva la democrazia, ovvero il governo del popolo…
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