La ricostruzione vista dall’Emiciclo
L’Aquila – (com) – CHIESTI SOLDI E ADEGUAMENTI DELLE NORME – (Foto dalla Regione: momenti della seduta di oggi e il panorama dell’aula) – Il Consiglio regionale, nella seduta straordinaria di oggi pomeriggio, dedicata ai temi della ricostruzione, ha approvato (con la sola astensione del Consigliere Maurizio Acerbo, Prc) una risoluzione che impegna l’Assemblea, il Presidente della Regione e l’intera Giunta regionale “a sollecitare il Governo nazionale a definire un quadro finanziario per le attività complete della ricostruzione, con dotazione delle risorse necessarie, di immediata disponibilità , secondo le procedure di attivazione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti già attuate negli altri casi di ricostruzione post-sisma”.
Chiesto anche di attivare con urgenza, attraverso le rappresentanze parlamentari e il Governo, misure legislative immediate che consentano la modifica dell’articolo 3 bis, comma 6, della legge 135/2012, assegnando, in quota parte sulla rata venticinquennale, le risorse necessarie alla copertura di un miliardo di euro per la ricostruzione del terremoto dell’Aquila e dei Comuni del cratere, con il ristoro per la Regione Emilia-Romagna negli esercizi finanziari successivi; ad avviare l’iter di approvazione di una legge regionale, partendo dai testi già depositati nella Commissione competente, attivando le consultazioni tese a raccogliere i più ampi contributi, le migliori metodologie e a valorizzare al massimo i fattori della partecipazione pubblica L’Emiciclo vuole anche “redigere un piano di sviluppo del territorio, a seguito di un confronto costruttivo con gli enti locali interessati, che tenga conto della vocazione culturale dell’Aquila in considerazione della candidatura della città a Capitale europea della cultura 2019, della ricostruzione sociale e delle politiche di coesione, di edilizia residenziale e popolare, sia pubblica che privata; ad approvare un provvedimento normativo sulle possibili semplificazioni delle procedure urbanistiche e di pianificazione territoriale che emergeranno dal confronto con Provincia e Comuni interessati nell’area del cratere, in modo da agevolare i processi di ricostruzione e rimodulazione delle aree; a demandare alla Commissione consiliare competente l’avvio immediato dei lavori di audizione, consultazione, confronto istituzionale ed elaborazione legislativa”.
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