Vittime 6 aprile, truffa delle esequie: a giudizio alcuni impresari di pompe funebri


L’Aquila – Una storia che amareggia, più che scandalizzare, anche se colpe e responsabilità dovranno comunque essere sentenziate da un tribunale. Se ci sarà una condanna, si potrà ben dire che non c’è più rispetto per niente e nessuno. C’è infatti una svolta nell’inchiesta sulla organizzazione dei funerali solenni delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009. Il Gup del Tribunale Giuseppe Romano Gargarella ha rinviato a giudizio alcuni titolari dell’impresa di onoranze funebri “Taffo Gaetano e figli snc” che ha sedi all’Aquila e Roma. L’accusa e’ truffa ai danni dello Stato. Gli imputati che dovranno affrontare il processo a dicembre sono Piero e Luciano Giustino Taffo.
Le indagini della Compagnia della Guardia di Finanza hanno portato alla luce presunte irregolarita’, ovvero che l’impresa di onoranze funebri avrebbe fatturato servizi effettuati da altre ditte alle quali si erano rivolte i parenti delle vittime: in particolare, secondo l’accusa sarebbe emerso che nella documentazione ci sono fatture false per la fornitura di 29 bare e 20 servizi di trasporto.
L’impresa Taffo ha agito dopo aver ricevuto nei drammatici momenti successivi al sisma dall’ex Prefetto Franco Gabrielli l’incarico della gestione dei servizi funebri in quanto e’ la ditta piu’ grande della zona. Resta sequestrata dai conti correnti della societa’ Taffo, la somma di 20 mila euro che, secondo l’accusa, sarebbe il frutto della presunta truffa. Stando alle indagini delle Fiamme Gialle, i servizi non svolti ma fatturati e incassati dall’impresa Taffo si riferiscono sia ai funerali solenni che hanno riguardato 205 vittime, sia quelli privati svolti nei posti di origini della restante parte delle vittime. Entrambe le fasi delle cerimonie funebri sono state gestite dalla Prefettura e dalla Protezione civile nazionale che si accollo’ le spese. A far scattare i sospetti sulle fatture false e poi le indagini sono state le segnalazioni, anche portate avanti da alcuni parenti delle vittime che hanno sostenuto le spese dei funerali privati e poi presentato rimborso, e da imprese concorrenti. Le prime verifiche sono state fatte dalla protezione Civile che poi scrisse alla prefettura in quanto istituzione che aveva affidato all’impresa Taffo la fornitura di cofani, il recupero delle salme, e il trasporto di esse alla scuola della Finanza a Coppito. Un affidamento contestato da alcuni concorrenti. “Abbiamo contestato in toto le indagini della Guardia di Finanza – ha detto l’avvocato Paolo Vecchioli, legale di fiducia dei Taffo. Gli investigatori – ha aggiunto – hanno svolto indagini parziali, soltanto nei riguardi dei Taffo e non su altre ditte che hanno duplicato le fatture nei riguardi della stessa societa’ che io assisto. I Taffo avevano un rapporto privilegiato con la pubblica amministrazione, con tanto di contratto che e’ stato ottemperato. Le altre societa’ si sono inserite successivamente, con la scusa di apportare delle migliorie e invece si sono fatti pagare due volte”.


28 Maggio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.