PSI miete voti, ma al ballottaggio altri
Sulmona – CARUGNO PARLA DI LEGGI ASSURDE E STUPIDAMENTE PUNITIVE – Il ballottaggio vedrà contrapposti, a Sulmona, i candidati sindaci Ranalli del PD e La Civita del PdL. Ma ai socialisti è andata alla grande, come ai tempi di Craxi e di Susi, quando a L’Aquila, Sulmona e altri centri della provincia il PSI superava di parecchio il 20%, potrebbe dire chi ha buona memoria.
La segreteria regionale del PSI Abruzzo esprime, in una nota, “tutta la sua soddisfazione per l’ottimo risultato raccolto in queste consultazioni amministrative dalle liste e dai candidati socialisti abruzzesi”.
“Eclatante – afferma il segretario regionale Massimo Carugno – e’ il risultato di Sulmona dove la coalizione, nella quale il PSI con il 5.77% era schierato come unico partito ufficiale, ha raggiunto il 26% e sarebbe andato al ballottaggio se non fosse stato sconfitto dalla drammatica scomparsa del suo candidato Sindaco e dalla mediocrita’ del legislatore che non prevede alcun correttivo a eventi eccezionali e straordinari come quello accaduto a Sulmona.
Il risultato di tale bestialita’ normativa – aggiunge – e’ che il 26 % degli elettori Sulmonesi nonostante le grosse prospettive di vittoria e’ stato indebitamente escluso dalla dialettica politica Sulmonese. A Sulmona e’ di rilievo il dato che nessuna lista, comprese quelle rappresntanti i maggiori partiti nazionali, ha superato la soglia del 9% accedendo a percentuali da due cifre. Il crollo infine del Movimento5Stelle e’ indicativo di come il suo processo di penetrazione nel consenso elettorale e’ in via di esaurimento. Con Sulmona – conclude il segretario – fa il paio Alba Adriatica dove Francesco D’Ambrosio con 180 voti e’ stato eletto tra i primi nel Consiglio comunale della citta’ adriatica”.
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