Sismi, indagini sugli allarmisti
L’Aquila – La questura dell’Aquila avrebbe individuato le persone che nei giorni scorsi hanno procurato allarmi circa i terremoti usando, viene riferito da alcuni cittadini, persino auto con megafoni. Gli episodi sarebbero avvenuti sia a L’Aquila che a Sulmona, dove, frattanto, il sindaco ha deciso di inoltrare una denuncia nei confronti di chi aveva telefonato in Comune annunciando una scossa disastrosa. La vicenda è finita, sia pure in ritardo, sul Corriere della Sera.it e su altri giornali la cui attenzione è stata attirata dalla riunione, ieri sera, della commissione grandi rischi a L’Aquila. Ma come era facile prevedere, non sono venute fuori certo… previsioni, scientificamente ritenute dal mondo accademico e dagli specialisti ancora impossibili. Solo esortazioni alla calma, inviti a comportamenti corretti, richiami alla normalità del fenomeno sismico in corso in una zona che è – come tutto l’Appennino e gran parte del territorio italiano – altamente sismico.
L’ultima scossa risale alle 3 circa di questa mattina, magnitudo 1,8, quindi scarsamente avvertibile e non registrata sul bollettino dell’Istituto geofisico e vulcanologico nazionale, prende nota solo dei fenomeni la cui potenza è superiore a magnitudine 2.
Continuano le verifiche, da parte del Comune e della Provincia, sulla stabilità degli edifici scolastici: alcuni avrebbero bisogno di piccoli interventi, la De Amicis resterà chiusa. In tutta l’area, alcune decine di edifici non scolastici avrebbero subito danni non rilevanti.
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