Nel consiglio sulla ricostruzione del 28, mettere da parte polemiche e scontri


L’Aquila – E’ NECESSARIO EMANARE ALMENO UN ATTO DI INDIRIZZO – Scrive Pio Rapagnà (Mia Casa): “La seduta straordinaria del Consiglio regionale, richiesta dal Gruppo consiliare del Partito Democratico e per due volte rinviata, si volgerà martedì prossimo 28 maggio alle ore 15, con il medesimo ed unico punto all’ordine del giorno delle sedute precedenti, e cioè: “Definizione della legislazione e del ruolo della Regione Abruzzo nella ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 9 aprile 2009”.
Il Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, all’Art. 38 relativo alle modalità di svolgimento della seduta straordinaria, prevede che possono essere presentati altri documenti entro un’ora dall’inizio dei lavori, mentre gli argomenti non possono riguardare progetti di legge, proposte di regolamento e di provvedimento amministrativo.
I singoli documenti presentati sono illustrati da un relatore, per non più di quindici minuti. Sugli stessi possono intervenire, per non più di cinque minuti, un rappresentante per gruppo; per i gruppi che superano i cinque componenti possono intervenire due rappresentanti. I documenti sono posti ai voti singolarmente, senza facoltà di dichiarazione di voto.
Ora, se gli argomenti per i quali è richiesta la convocazione straordinaria non possono riguardare “Progetti di Legge” e proposte di “Provvedimento Amministrativo”, quale risultato “concreto” il Partito Democratico intendeva, e intende, ottenere con questa seduta “straordinaria”, piuttosto che ordinaria, del Consiglio regionale?
In questa fase di “grande confusione” e di reciproci e inauditi scambi di accuse tra Istituzioni dello Stato, rappresentanti del Parlamento, di Enti locali, soggetti attuatori pubblici e privati, categorie professionali e organizzazioni sindacali, per procedere ad una più rapida ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico, sarebbe necessario che il Consiglio regionale predisponga e approvi “unitariamente”, in attesa di una “Legge Regionale ad hoc”, quantomeno un “atto di indirizzo” per le sue proprie “Istituzioni” e per gli attuali “soggetti attuatori”.
Anche per questo, il Mia Casa d’Abruzzo chiede al Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano ed a tutti i Gruppi Consiliari che, alla seduta straordinaria di martedì prossimo, si invitino e, prima del voto finale, anche attraverso una specifica sospensione dei lavori, si facciano intervenire in Aula i principali soggetti interessati alla ricostruzione ed i soggetti attuatori: Provveditore per le Opere Pubbliche, Commissario ATER, Sindaco di L’Aquila, Organizzazioni Professionali, Sindacali e Associazioni di volontariato impegnate come il Mia Casa.
E’ importante, tra l’altro, “capire” perchè e per quali ostacoli e difficoltà non è ancora stata avviata la “ricostruzione pesante” della Edilizia Residenziale Pubblica e privata, nonostante siano stati assegnati e resi disponibili 107 milioni di euro per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’ATER e 43 milioni di euro per gli interventi da porre in essere sugli immobili di proprietà del Comune di L’Aquila e dei Comuni del cratere”.


24 Maggio 2013

Categoria : Politica
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