Broncopneumopatie, nuova terapia
Chieti – Tosse, espettorato e mancanza di respiro. Sono questi i primi campanelli d’allarme che nei soggetti a rischio – ed in particolare nei fumatori – devono far insorgere il sospetto di BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), una patologia respiratoria che spesso viene diagnosticata solo quando e’ ormai in stadio avanzato. In Abruzzo la BPCO si stima colpisca circa 52.000 persone, molte delle quali ancora non diagnosticate. “Sono piu’ di 1.500 i pazienti che ogni anno afferiscono alla Pneumologia di Chieti, molti dei quali ormai ad uno stadio avanzato. – dichiara il dottor Fernando De Benedetto, Direttore dell’UOC di Pneumologia – P.O. Clinicizzato “SS.Annunziata” – ASL 2 Lanciano-Vasto-Chieti – I sintomi principali con cui si manifesta la BPCO sono tosse, espettorazione cronica, dispnea e ridotta tolleranza allo sforzo abituale. Nei soggetti fumatori questi campanelli d’allarme non devono essere sottovalutati, ma devono piuttosto indurre a verificare la presenza della patologia con una semplice indagine di primo livello, la spirometria, che consente di confermare la diagnosi clinica di sospetta BPCO e di trattarla in una fase precoce”. Per questo motivo, il documento 2012 delle societa’ pneumologiche sulla gestione della Bpco prevede l’inclusione della spirometria nella visita al paziente e l’impiego di farmaci appropriati, specificatamente i broncodilatatori, sin dalle fasi iniziali. La nuova soluzione terapeutica per la BPCO si chiama glicopirronio bromuro (SEEBRI), nuova generazione di antimuscarinico a lunga durata d’azione, che con una sola somministrazione quotidiana agisce gia’ entro 5 minuti dall’inalazione ed e’ capace di indurre una broncodilatazione di almeno 24 ore, riducendo le riacutizzazioni della patologia e garantendo un rapido sollievo dai sintomi al risveglio mattutino, nella fase piu’ critica per il paziente. “La rapidita’ di insorgenza dell’effetto broncodilatatore del glicopirronio bromuro e’ maggiore rispetto ad altri broncodilatatori, consentendo cosi’ un piu’ rapido sollievo dai sintomi soprattutto al mattino, quando questi ultimi sono piu’ fastidiosi per il paziente. – continua il dottor Fernando De Benedetto – Il suo nuovo inalatore non richiede inoltre manovre complesse, sinergismo fra erogazione e inspirazione e importanti sforzi inspiratori, facilitando cosi’ la corretta assunzione della terapia”. Il glicopirronio bromuro viene infatti erogato con Breezhaler, il nuovo dispositivo che consente un controllo visivo (si puo’ controllare ogni volta se la polvere con il farmaco e’ stata effettivamente inspirata tramite l’inalazione) acustico (praticando una corretta inalazione la capsula con il farmaco si sente vibrare), gustativo (la polvere miscelata al farmaco contiene uno zucchero che se correttamente aspirato si deposita in bocca e se ne sente il gusto). Il nuovo dispositivo viene inoltre attivato dall’inspirazione di chi lo usa e non richiede, di conseguenza, coordinazione fra l’erogazione e l’inspirazione, una manovra spesso errata con altri inalatori piu’ tradizionali. Glicopirronio bromuro e’ disponibile in farmacia per il trattamento dei pazienti affetti da BPCO ed e’ rimborsato dal Servizio sanitario nazionale (Classe A).
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