Droga a chili, raffica di arresti e denunce
L’Aquila – COINVOLTO ANCHE UN PIZZAIOLO AQUILANO – ALTRI ARRESTI A MONTESILVANO – Operazione dei Carabinieri in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Marche. I militari di varie città , tra le quali L’Aquila e Pescara, hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal Gip presso il Tribunale di L’Aquila, nei confronti di diverse persone (tutte sottoposti alla custodia cautelare in carcere) indagate per concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti con l’aggravante specifica della transnazionalita’.
Sono state inoltre state disposte 21 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti. In tutto risultano indagate a vario titolo 44 persone, 14 italiani, 29 dominicani ed un colombiano. L’attivita’ d’indagine svolta dal dipendente Reparto Operativo – Nucleo Investigativo ha permesso di tracciare le rotte dell’importazione dall’estero, in particolare dalla Repubblica Domenicana, di ingenti quantitativi di cocaina destinati al mercato del centro Italia.
Tra gli arrestati figura l’aquilano Luca Cocciolone, 43 anni, proprietario di una nota pizzeria cittadina. Gli altri quattro, tre uomini e una donna, sono residenti nella Repubblica Domenicana. Due sono domiciliati a L’Aquila, uno a Brescia e uno a Roma.
Oltre al noto pizzaiolo aquilano, Luca Cocciolone, i carabinieri del Reparto operativo dell’Aquila, hanno arrestato i cittadini della Repubblica Domenicana: Carlos Luis Diaz di 29 anni, residente all’Aquila; Rocio Recio Perez Primavera di 20 anni residente a Brescia; Altagracia Disla Flerida di 49 anni, residente all’Aquila; Juan Bautista Davila Montilla di 45 anni, residente a Roma ed infine Luis Miguel Castillo Gomez di 37 anni, residente ad Avellino, anche questi ultimi originari della Repubblica Domenicana. L’attivita’ operativa ha portato al sequestrato complessivo di 7 chilogrammi di cocaina in diverse fasi.
Tra i 44 denunciati nell’ambito dell’operazione internazionale antidroga, portata avanti dai carabinieri del Reparto operativo dell’Aquila, agli ordini del colonnello Savino Guarino, figurano altri otto aquilani, le cui figure – secondo quanto risulta all’Agi – appaiono piu’ marginali rispetto a Luca Cocciolone. Si tratta di Alessandro A. di 29 anni di Tornimparte; Marco B. di 37 anni residente a Gignano; Carol C. di 25 anni, residente a Preturo; Davide C. di 32 anni dell’Aquila; Roberto F. di 44 anni, residente a Preturo; Massimiliano M. di 43 anni dell’Aquila e, infine, Fabrizio R.P. di 35 anni, residente a Sassa.
L’indagine, denominata “Chamaquito” (in italiano “ragazzino”, soprannome di uno dei corrieri utilizzati) ha avuto inizio nel mese di gennaio 2012. Militari del Nucleo Investigativo di L’Aquila appreso nel corso di specifiche indagini dell’esistenza di soggetti dediti al traffico internazionale di cocaina, hanno avviato una serie di accertamenti che hanno permesso di individuare nella figura di Diaz il maggiore referente. Sono state le svariate richieste di espatrio del giovane ad avere insospettito gli inquirenti. Gli investigatori hanno anche documentato molteplici pagamenti effettuati tramite il circuito Money Transfer oppure a mezzo di ricariche POSTE PAY. Somme derivanti dalle richieste di acquisto di droga. Per gestire con maggiore facilita’ le proprie attivita’ criminali, il giovane dominicano si era costituito una base logistica presso un B&B collocato in prossimita’ della Stazione Termini a Roma per gestire l’importazione della droga, operata con il metodo dell’”ovulazione”, mediante l’utilizzo di corrieri viaggianti con vettori aerei sulla tratta Santo Domingo-Spagna-Italia. Inoltre la base romana, ha consentito di garantire un punto d’appoggio all’arrivo in Italia per permettere il “recupero” dello stupefacente ed il suo confezionamento per il successivo smercio. La “sede operativa” offriva, inoltre, il vantaggio evidente di essere situata in uno snodo del trasporto pubblico da e per gli aeroporti, consentendo al giovane di utilizzare, per i propri spostamenti, mezzi pubblici, nell’intento di attirare meno l’attenzione. Oltre agli arrestati, 44 soggetti di cui 9 aquilani, risultano indagati per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
MONTESILVANO – Due arresti in flagranza, oltre mezzo chilo tra hashish e marijuana ed una centrale di duplicazione illegale di CD/DVD sequestrati. E’ questo il risultato di una operazione condotta a Montesilvano, nel pomeriggio di ieri, dai finanzieri del Comando Provinciale di Pescara. Due giovani senegalesi sono stati arrestati dai Baschi Verdi della Compagnia della Guardia di Finanza all’esito di una operazione antidroga che ha visto i finanzieri procedere alla perquisizione di un appartamento all’interno di uno stabile ubicato in una delle zone “calde” della cittadina rivierasca. E’ da diverso tempo che le Fiamme Gialle controllavano la palazzina di via Ariosto in cui avvenivano strani andirivieni e, in piena luce ed inaspettatamente, i finanzieri hanno fatto irruzione nell’appartamento degli africani che, sorpresi, hanno cercavano di evitare il peggio buttando dal balcone una busta bianca che conteneva marijuana subito recuperata dagli altri colleghi che vigilavano all’esterno dello stabile. Le immediate ricerche proseguite all’interno dell’abitazione hanno consentito il rinvenimento di ulteriori quantitativi di marijuana confezionata in un centinaio di involucri gia’ approntati per lo spaccio ed un panetto di hashish ancora da suddividere per la vendita.
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