Congresso per un cervello al “naturale”
L’Aquila – Nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo del Diano, si svolgerà, dal 24 al 27 maggio, in XII Congresso Nazionale della Associazione Italiana di Fitoterapia e Fitofarmacologia (AIFF), presieduto dal prof. Ottavio Iommelli e con interventi preordinati di Marco Servino, Giuseppe Crispo, Nicola Di Novella e dell’aquilano Carlo Di Stanislao, foto, che è membro del Comitato Scientifico della Associazione dal 2001. Il tema riguarderà le ricerche più recenti fra dieta e piante medicinali nelle patologie cerebrali, soprattutto turbe del sonno, Parkinson e Alzheimer.
Una particolare attenzione sarà riservata agli studi sull’impiego alimentare di cereali poco raffinati e di derivati vitaminici con vigorosa azione antiossidante, che si rivela utile nei deficit cognitivi e nei disturbi della memoria. Delle funzioni di vari rimedi vegetali (Gingko, Rodiola, Schisandra, ecc.), parlerà Carlo Di Stanislao, che opererà anche un confronto fra piante di diverse tradizioni, con una attenzione spedciale a rimedi della antica erboristeria cinese come la Dioscorea ed il Ginseng.
Il relatore, membro della Società Italiana per la Ricerca sugli Oli Essenziali (SIROE), parlerà anche dei buoni risultati sull’insobnnia usado essenze profumate in diffusori o aerosol o per suffumigi e spiegando le differeenti indicazioni di Camomilla, Melissa, Neroli, Petit Grain, Valeriana e Verbena, rimedi attivi anche contro le tensioni e lo stress.
Invece, gili oli essenziali di menta, zenzero, rosmarino o limone stimolano la memoria e favoriscono la concentrazione, come dimostrato ancheda ricerche molto recenti in campo pediatrico.
In conclusione saranno riferiti i lavori dei ricercatori del Dipartimento di Scienze Naturali presso la Middlesex University nel Regno Unito, che hanno riguardato due naturali “superfood e la loro capacità di uccidere le cellule tumorali, dimostrando che siaa l’estratto di Aronia ( Aronia melanocarpa ) che di Curcuma ( Curcuma longa ), lavorano sinergicamente uno con l’altro per fermare la diffusione delle cellule tumorali maligne, e favorire l’apoptosi cioè la morte delle cellule cancerose.
Ricordiamo infine, che, due anni or sono, è stato pubbnlicato, con il patrocinio de L’AIFF, un bel volume di Dionisia De Sabntis, dal titolo “Piante alimentari spontanee nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano”, dove le piante spontanee alimentari e il loro uso nel tempo, diventano uno spunto straordinario per meglio evidenziare le tante interazioni positive che esistono tra la forza creatrice della Natura e le azioni dell’Uomo e per evidenziare la vasta Biodiversità che si è creata da queste antiche relazioni.
A tal proosito, oggi sappiamo che non esistono specie utili e specie inutili. Le cosiddette specie utili non avrebbero potuto evolversi e non potrebbero vivere, se non all’interno di associazioni vegetali, di ecosistemi naturali, complessi formati da tante altre specie che vivono in relazione tra di loro e con l’ambiente fisico. E sappiamo anche che ogni specie è unica e irripetibile, il risultato di una storia particolare, in un determinato ambiente altrettanto unico, selezionata attraverso innumerevoli meccanismi evolutivi, in un tempo lunghissimo, e che ognuna di esse è inserita in quel meraviglioso gioco di equilibri che regolano la vita di tutto il Pianeta. E di conseguenza l’estinzione di una singola specie è una perdita irreversibile, gravissima, che altera il metabolismo di tutto il Pianeta.
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