Quei morti solo perchè c’era il Sole
Città S.Angelo – (Foto: tedeschi a Città S.Angelo, foto digilander.libero.it) – Un eccidio, e per giunta non ad opera di nemici, ma di “amici” (gli alleati alla fine della seconda guerra mondiale), legato, a quanto ritengono oggi molti storici e ricercatori, solo alle bizzarrìe meteorologiche. Morti per il Sole, persone che sarebbero rimaste vive, se avesse invece piovuto. Uno degli episodi più assurdi della guerra, in Abruzzo, benchè non sia mai stato adeguatamente ricordato. E’ quello di Città S.Angelo, 17 vittime del tutto estranee e del tutto innocenti, morte in un bombardamento aereo, maggio del 1944, che non aveva senso: la zona presa di mira, infatti, non aveva una particolare rilevanza strategica. Molti pensano che fu scelta a caso, solo perchè la visibilità dall’alto era migliore che altrove. Poche nuvole a sud di Pescara, molte altrove, e allora le bombe caddero su Città S.Angelo. Bombardamento in cui persero la vita Onio Babbore, Francesco Barbone, Rocco Bellante, Domenico Castiglione, Orlando Cilli, Silvio Colombaro, Pietrantonio D’Alesio, Michele De Bonis, Giandomenico Di Giovanni, Filippo Pierino Di Sario, Antonio Galli, Mario Giansante, Raffaele Migliore, Attilio Nevoso, Mario Nevoso, Cosimo Pierdomenico, Rocco Starinieri. I 17 angolani oggi sono stati ricordati dai bambini delle scuole, che hanno lanciato in cielo un palloncino bianco per ognuno di loro. Piazza Caduti di Nassiriya, il luogo dove c’e’ il monumento ai caduti del 1944 e dove avvenne la tragedia, si e’ cosi’ colorata di bianco mentre iniziavano a scendere le prime gocce di pioggia. Gli alunni, introdotti dalla maestra Antonella Cirillo, hanno letto alcuni brani, recitato l’articolo 11 della Costituzione e alcune poesie. “Questa e’ un’occasione importante”, ha ricordato la maestra, “per la nostra memoria storica”. Erano presenti il sindaco Gabriele Florindi, consiglieri e assessori comunali, le autorita’ civili e militari, i rappresentanti della associazioni di volontariato.
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