…in poche parole
(di Don Luigi Maria Epicoco) Il Vangelo di oggi ci ricorda che abbiamo un innato bisogno di affermazione. Anche senza accorgercene cerchiamo continuamente di essere riconosciuti, confermati, gratificati; e questo di per sè non è cattivo. Comincia a diventare un problema quando tutta la nostra vita diventa un’insicurezza alla ricerca di conferme, di “primi posti”. Così Gesù combatte questo virus del “carrierismo” proponendo l’antidoto dell’ultimo posto: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». Perchè solo uno che ha la libertà di mettersi all’ultimo posto allora è davvero il primo, perchè è davvero libero di sedere in tutti i posti a partire dall’ultimo sino al primo. Chi invece cerca i primi posti non ha la stessa libertà di sedere ugualmente negli altri posti perchè in lui le logiche del “giudizio degli altri”, dell’”audience”, della “belle o brutta figura” hanno la meglio sulla sua libertà . E così sarà “primo” ma infelice, quando invece davanti a Dio ciò che conta è la gioia non il risultato. (Tracce di Parola 21.5.13) luigimariaepicoco@gmail.com
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