Proclamarsi innocente? “Grave colpa!”


L’Aquila – La vicenda di Giulio Petrilli che, assolto pienamente, non riesce a farsi riconoscere… innocente sul piano pratico, conferma quella generica, incomprensibile invivibilità dell’Italia nel contesto dei paesi civili, al quale – nonostante tutto – ci si augura appartenga. Ne seguiamo da tempo le varie fasi, e continuiamo a farlo, convinti che alla fine i diritti saranno riconosciuti, ma convinti anche che sono comprensibili le le decisioni di chi l’Italia, se può, la lascia per sempre.
Scrive Giulio Petrilli: “Nei giorni scorsi, anche l`Avvocatura dello Stato, per conto del Ministero dell`economia e delle finanze, ha depositato una memoria nella quale chiede di respingere la mia richiesta risarcitoria e una mia condanna a pagare le spese processuali.
Incredibile la parte finale della memoria, nella quale si sostiene: ” Il Petrilli non ha prospettato circostanze utili ad attribuire un diverso significato agli elementi acquisiti in sede investigativa, posti a fondamento del provvedimento cautelare…. il silenzio, pur costituendo esercizio del diritto di difesa, puo` costituire elemento di dolo o colpa grave”.
Questa affermazione significa che proclamarsi innocente puo` costituire una colpa grave.
Il 30 maggio,alle 9,30,a Roma, sit in davanti la Cassazione per affermare il diritto al risarcimento per ingiusta detenzione per tutte le persone assolte e quindi ribadire che le sentenze assolutorie vanno rispettate.
Quel giorno in Cassazione ci sara` il dibattimento sul mio ricorso contro la Procura di Milano che non mi ha concesso il risarcimento per ingiusta detenzione, pur avendo scontato ingiustamente negli anni 80 sei anni di carcere speciale, con l`accusa di partecipazione a banda armata (Prima Linea), per poi essere assolto con sentenza definitiva nel luglio 1989.
Non si puo` sottacere a un sopruso cosi` grande che seguita a perpetrarsi dopo trenta anni.
Nelle stesse condizioni mie sono in tanti, che assolti si vedono rifiutare il risarcimento per frequentazioni non idonee.
Bisogna abrogare il comma 1 del 314 c.p., che stabilisce il non risarcimento per dolo e colpa grave, (frequentazioni sbagliate che traggono in inganno gli inquirenti), perche` e` un comma pericoloso, che introduce nel nostro ordinamento giudiziario il giudizio morale.
Un comma anticostituzionale e illegale, che consente ai magistrati di scegliere, di dare o meno il risarcimento, non in base alla sentenza assolutoria ma al giudizio comportamentale, non connesso ad alcun reato.

Hanno finora aderito al sit in
Patrizio Gonnella (Presidente Ass. Antigone)
Maria Rosaria Marella ( giurista – universita` di Perugia)
Rita Bernardini ( direzione nazionale- radicale ex deputata )
Giovanni Russo Spena (resp. giustizia- Prc ex senatore )
Haidi Gaggio Giuliani ( ex senatrice)
Stefania Pezzopane (senatrice)
Avv. Luigi Iorio (segreteria nazionale PSI)
Avv. Arturo Salerni (Ass.Progetto Diritti – Roma)
Avv. Carla Serra (foro di Roma)
Avv. Mario Angelelli (servizio legale immigrati)
Giampaolo Arduini (ex vice sindaco L`Aquila)
Linda Santilli (direzione nazionale Prc)
Saverio Aversa (sinistra ecologia e liberta`)
Fabio Alberti (segretario prov. Prc Roma)
Mario Pontillo (resp. naz. carceri Prc)
Italo Di Sabbato (presidente osservatorio sulla repressione)
Pierpaolo Pietrucci (consigliere provinciale L`Aquila)
Simone Oggionni (portavoce nazionale giovani comunisti)
Lelio De Santis (assessore comune L`Aquila)
Angelo De Nicola (giornalista e autore di libri su errori giudiziari)
Valentina Greco (segr.prov. Prc Roma)
Marcello Pesarini (osservatorio sulle carceri Marche)
Giuliano Di Nicola (consigliere comunale L`Aquila)
Vittorio Sconci ( responsabile settore psichiatrico carceri abruzzesi)
Francesco Iritale (ex segretario comunale Pd L`Aquila)


21 Maggio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.