Sanitopoli, si parla di foto e giacconi

Pescara – (Foto: i PM di Sanitopoli) – Il processo detto Sanitopoli indugia e si incaponisce su dettagli che possono essere decisivi per far luce, in particolare, sui viaggi di Angelini a Collelongo per andare, dice l’accusa e dice l’accusatore, a consegnare soldi direttamente ad Ottaviano Del Turco nel suo buen retiro marsicano. Oggi si è parlato ancora di una foto che ritrarrebbe Angelini mentre entra nella casa di Del Turco, e degli indumenti invernali usati da costui in quella occasione. Il giubbotto che si vede nella foto potrebbe non essere quello giusto, visto che, stando alla difesa, fu prodotto anni dopo il giorno del presunto viaggio a Collelongo. Ma Angelini spiega che, possedendo diversi giubbotti del genere, potrebbe anche essersi sbagliato nel consegnare quello contestato, perchè se ne parlasse nel processo. La storia della foto è più scottante: l’accusa ritiene che sia stata manipolata, stiracchiata per alterare la possibilità di riconoscere Angelini nell’immagine, che è del resto parecchio confusa. La manipolazione sarebbe la prova provata di un’inenzione mistificatoria. Pesante, se fosse provata. Oggi l’accusa ha chiesto l’acquisizione di alcune intercettazioni telefoniche che consoliderebbero le motivazioni dei colpevolisti. Il tribunale non ha ammesso le intercettazioni.
Il processo va avanti in un clima piuttosto testo, di forti contrapposizioni e di polemiche a voce alta. C’è chi comincia a pensare che la sentenza difficilmente potrà arrivare a luglio, come si è ritenuto finora. Processo complicato, talvolta al calore bianco.