La Regione…(2): M.C., legge ricostruzione
L’Aquila – Di fronte alla gravissima situazione determinatasi a seguito dei ritardi nella ricostruzione pesante e nell’utilizzo dei fondi a disposizione, il Mia Casa chiede, ancora una volta, al Consiglio regionale l’approvazione di una LEGGE REGIONALE AD HOC sulla ricostruzione e messa in sicurezza antisismica del patrimonio abitativo pubblico e privato, del centro storico, delle frazioni e dei Comuni del cratere.
“E’ di fondamentale importanza – dice il movimento di Rapagnà – che la Regione Abruzzo, in collaborazione con il Governo nazionale, con le Province, con i Comuni, con i “soggetti attuatori” pubblici e privati, promuova, coordini e controlli le fasi, oggi ancora più essenziali, della ricostruzione, attraverso un uso “tempestivo, esemplare e trasparente” delle risorse economiche ed umane ancora a disposizione.
Le migliaia di famiglie ancora sfollate e senza casa “si attendono” che i comportamenti del Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi, già Commissario delegato alla ricostruzione, del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, già Vice-Commissario, del Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e di tutte le altre “Istituzioni”, siano ispirati e uniformati alla coerenza e al rispetto delle regole della partecipazione democratica, anche in attuazione della Legge Regionale n. 6 del 30 aprile 2009.
Tra l’altro il Consiglio regionale sin dal 19 ottobre 2010 ha istituito una Commissione Speciale regionale per la ricostruzione post-terremoto, con il compito di monitorare il processo di ricostruzione abitativo/infrastrutturale, sociale, culturale, economico e produttivo, elaborare e proporre provvedimenti di legge e/o amministrativi, elaborando con il coinvolgimento di tutti gli attori locali, una proposta di legge sulla ricostruzione da presentare al parlamento e, a maggior ragione, prima di tutto al proprio stesso Consiglio.
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