Edilizia, “invasione” da fuori regione
L’Aquila – “Il 60 per cento delle imprese edili che lavorano alla ricostruzione post-sisma arriva da fuori regione, con un meccanismo di subappalti che comporta, spesso, evidenti ritardi nell’erogazione degli stipendi alle maestranze e il mancato pagamento delle ditte fornitrici di materiale edile. Lo scorso 24 aprile abbiamo inviato una lettera al Prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, per chiedere una convocazione urgente: sul tavolo di discussione l’attivazione di un osservatorio sulla ricostruzione per monitorare i cantieri e verificare la legalita’ delle imprese che operano nel cratere”.
E’ la proposta di Pietro Di Natale, segretario Filca- Cisl della provincia dell’Aquila, che ha rivolto un appello al Prefetto. “Oltre all’osservatorio sulla ricostruzione, la cui attivazione abbiamo gia’ sollecitato all’Ance a fine 2011, in occasione del rinnovo del contratto integrativo dell’edilizia, proponiamo la patente a punti per le imprese, una sorta di sistema di qualificazione che prevede un punteggio, e il patentino del lavoratore, per evitare che vengano assunti operai con qualifiche inferiori. L’apertura di un tavolo di discussione con la Prefettura si rende necessaria per verificare il corretto utilizzo del Durc: uno strumento indebolito, in quanto non prevede piu’ l’indicazione del committente dei lavori e della dislocazione del cantiere, rendendo impossibile la tracciabilita’ delle aziende”.
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