Stavamo meglio quando stavamo peggio?
In a “Porta a Porta” di Bruno Vespa è stato ricordato che per costruire – negli anni Cinquanta! – i 700 e passa chilometri dell’autostrada detta del Sole da Milano a Napoli, peraltro ben fatta e ancora validissima, furono impiegati meno di 10 anni. E pagati tutti nei tempi giusti. Ospite era il presidente dell’ANAS, che menava vanto dei lavori attuali sulla Salerno-Reggio Calabria e parlava di decenni come di bruscolini. Per tacere dei costi mostruosi, attorno ai 20 milioni di euro al chilometro. Vespa s’è incazzato ed ha messo a tacere l’altissimo personaggio, chiedendo se per caso l’Italia non sia impazzita. C’è poco da vantarsi, infatti, se appena rialzatici dalle devastazioni della guerra, fummo molto più capaci, seri e bravi di quanto il più bravo di tutti (se ce n’è uno…) appaia oggi.
Se è il caso, rincariamo la dose: il traforo del Gran Sasso (con tanto di laboratorio annesso) fu costruito in meno di 10 anni… Ci chiediamo, e si chiedono tutti senza speranza di ottenere risposte, perchè un pezzettino di superstrada da Cagnano a Marana di Montereale richieda quindici anni, mentre negli anni ’60-’70 occorsero 25 anni per la Avezzano-Sora. La risposta ce la diamo da soli: negli anni ’50 non c’erano i politici, i vip, gli alti dirigenti a stipendio d’oro, i burocrati, gli amministratori di oggi. Non erano ancora nati. Molti (non tutti, però) ci avrebbero anche fatto un piacere non nascendo proprio…
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