PD su verde pubblico bene fruibile
Pescara – Scrivono i consiglieri del PD Marchegiani, D’Angelo e Del Vecchio: “Per l’Assessorato al verde sembra proprio che la gestione del verde pubblico si esaurisca con le operazioni di potatura delle piante senza una programmazione e gestione in termini complessivi. Vogliamo affrontare tre problematiche che ritengo prioritarie. La prima è la situazione delle palme: nonostante a fine 2012 sia stata approvata una delibera che prevedeva anche gli interventi fitosanitari nei confronti, dell’ormai famoso punteruolo rosso, ad oggi, metà maggio, nessun intervento è stato effettuato. Non ci sono alibi di prodotti fitosanitari non registrati, noti da tempo e tutti sanno che proprio i trattamenti tempestivi effettuati ad inizio primavera sono determinanti per il buon esito di essi. Anche quest’anno, quindi, si interverrà, se lo si farà, tardivamente. Possiamo affermare che non è il punteruolo che distrugge la palme ma è l’amministrazione che mostra insensibilità di fronte di alla problematica e alla possibilità di salvare quelle rimaste. Ma, forse, queste ultime, costituiscono un peso per l’intera Giunta. Non è più il momento di dire che, tanto i proprietari privati non fanno trattamenti e, quindi, l’insetto è in grado, comunque, di proliferare. L’Amministrazione dia l’esempio e faccia la parte che gli compete! Molti Comuni della costa teramana, d’intesa con la provincia di Teramo, stanno firmando un protocollo di intesa per la prevenzione e la lotta al punteruolo. A Pescara neanche se ne parla! Che dire, poi, della riqualificazione del verde della Riviera, vera vetrina della Città. Il suo ornamento è affidato alle essenze rimaste, presenti senza una organica e architettonica organizzazione. Certamente i pochi arbusti messa a dimora, ormai da due anni, non possono certo supplire all’imponenza delle palme. La Commissione per il Verde che doveva essere istituita da quattro anni non esiste ancora. Manca, anche in questo caso, qualsiasi idea progettuale di ripiantumazione. Il secondo problema è la Riserva Naturale Pineta Dannunziana: altra nota dolente. Dopo gli abbattimenti dello scorso anno dovuti alle note calamità naturali, nessun altro intervento si è attuato. Basta fare una passeggiata, anche superficiale nei diversi comparti per verificarne lo stato di degrado in cui versano. Non si può mettere in mostra il nostro “gioiello” solo facendolo attraversare dal Giro d’Italia: è come mettere la polvere sotto il tappeto! Il Comitato di Gestione non esiste, il Piano di Asseto Naturalistico rimane nascosto in qualche ufficio né l’Amministrazione Mascia si è preoccupata di prepararne un altro. Risultato: paralisi della Riserva. Il terzo problema è la gestione dei giardini e parchi cittadini: molti sono impraticabili. L’erba, complice le precipitazioni dell’ultimo periodo, è sempre più alta e, si sa che in essa si annidano sporcizia, animali, zanzare ecc. che possono creare danni fastidiosi ai loro fruitori, specie se bambini. Di fronte a questa situazione di degrado del verde pubblico comunale frutto esclusivamente dell’incapacità di programmare anche la normale manutenzione, gli assessori titolari delle deleghe al Verde e alla Riserva dannunziana possono solo compiere un gesto di genuina responsabilità rassegnando le proprie dimissioni”.
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