Benedetti sulle bandiere: “Rammaricato, si ignora il consiglio comunale”
L’Aquila – DE MATTEIS RICOLLOCA LA BANDIERA AL SUO POSTO – (Foto: Carlo Benedetti e sotto la bandiera riposizionata) – La “rivolta” di Cialente, per difedere la città e sollecitare la sua ricostruzione, con bandiere ammainate e fascia tricolore accantonata, è sicuramente per qualcuno uno spunto non solo per reclamare la solidarietà più estesa in favore della città – tributata a piene mani, anche se non da tutti – ma capace anche di attizzare polemiche e divisioni politiche. L’iniziativa di Giorgio De Matteis di rimettere a posto la bandiera del Comune, oggi, ovviamente sotto gli obiettivi delle telecamere, non ha migliorato il clima… Piccoli aspiranti d’Annunzio dell’anno 2013?
Chi pensava, o meglio sperava, che di fronte all’emergenza le forze politiche ritrovassero unanimità , sbagliava. La politica non smette di essere solo palestra di scontri e diatribe. Gli aquilani investiti di cariche e incarichi politici non vogliono sentir parlare di coesione, neppure quando il momento diventa grave per tutti. O quando c’è da alzare la voce nei confronti dello Stato e del Governo.
Oggi registriamo un autorevole intervento del presidente del consiglio comunale, avvocato Carlo Benedetti, il quale scrive: “Sono rammaricato per il fatto che l’iniziativa attuata dai consiglieri De Matteis e Ferella in merito al Tricolore contraddica una precisa volontà espressa dal Consiglio comunale nell’ultima seduta, in cui è stata, di fatto, deliberata la solidarietà al sindaco Cialente rispetto alle iniziative intraprese per sensibilizzare il Governo sui problemi della ricostruzione.
Così come, ritenendo sovrana la volontà collegialmente espressa dall’organo consiliare, qualora il Consiglio si fosse determinato diversamente, avrei fatto riposizionare immediatamente le bandiere. Spero invece che, in futuro, il Consiglio sappia marciare insieme per la causa comune, e fondamentale, dei finanziamenti per la ricostruzione.
Dall’opposizione mi aspetto molto in termini di azioni concrete poiché ritengo che la politica debba mettere in campo azioni positive, anche diverse e alternative, ma che vadano nella direzione di ricostruire la città e, comunque, di perseguire un obiettivo comune. Non ci si può dividere e non si può dibattere solo sulle iniziative di Cialente”.
La bandiera sarà nuovamente rimossa dal suo pennone, o quella che rischia di diventare una farsa finirà nel dimenticatoio? Alla gente, francamente, ciò che sta succedendo non dà fiducia o consolazione.
Non c'è ancora nessun commento.