Protezione civile, in sinergia è meglio
Pescara – (S.L.) – Il progetto intercomunale di Protezione civile, nato nel 2012 con la partecipazione di 14 centri della Val Pescara, cresce e punta ad estendersi a tutta la regione Abruzzo. I comuni che fanno parte di questo sistema sono 18, oggi, a seguito dell’adesione di 4 amministrazioni che si sono aggiunte al nucleo iniziale, e ora c’è l’ambizione di esportare l’iniziativa sull’intero territorio abruzzese, con un finanziamento che l’Upa (l’Unione delle Province Abruzzesi) ha chiesto alla Regione. Bilanci e prospettive sono stati al centro di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l’Assessore provinciale alla Protezione civile Mario Lattanzio, il Presidente dell’Unione delle Province abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio, che è presidente della Provincia di Chieti, il sindaco di Manoppello (Comune capofila) Gennaro Matarazzo e l’ing. Carlo Maria Speranza, che sta seguendo il progetto sin dalla sua nascita.
Testa ha ricordato che il progetto pilota (denominato Provape e finanziato dalla Provincia di Pescara con ventimila euro) ha preso concretamente il via lo scorso anno abbracciando 14 comuni che hanno creato un Centro Operativo Intercomunale. “I risultati di questa attività ci sono stati, non solo dal punto di vista della prevenzione ma anche dal punto di vista concreto, essendo state affrontare delle emergenze e ora abbiamo l’ambizione di allargare questo progetto ad un territorio più ampio non solo della provincia di Pescara ma in tutta la regione, contando sul supporto dell’Upa. E’ stato messo a punto quindi il progetto Sigeter (che vuol dire Sistema intercomunale gestione territoriale emergenza rischi), in grado di sopravvivere anche alla eventuale soppressione delle Province, affidando ai Comuni una funzione importante come la Protezione civile”.
“Abbiamo deciso di estendere il progetto, nato in Provincia di Pescara, nei territori delle altre tre Province mutuando questa esperienza positiva, e abbiamo chiesto alla Regione di sostenere l’iniziativa” – ha detto di Giuseppantonio. Il presidente dell’Upa ha anche fatto notare che è stata “un’utile intuizione, quella del coordinamento dei Comuni per la Protezione civile, ed è bene esportarla” anche perché è da vedere quale sarà il destino delle Province, definite da Di Giuseppantonio “un soggetto nodale”. Soddisfatto per i risultati raggiunti fino ad oggi il sindaco Matarazzo. “Abbiamo deciso di fare massa critica sul fronte della protezione civile per affrontare insieme non solo i momenti critici che possono riguardare incendi, terremoti, inondazioni e frane, ma anche per lavorare quotidianamente sulla prevenzione come stiamo facendo. Quello che era un progetto pilota oggi è una macchina che ha cominciato a funzionare e a produrre risultati: abbiamo già affrontato, infatti, due emergenze legate agli incendi facendo un buon lavoro. E la nostra attività prosegue. Domani, ad esempio, ci sarà un nuovo incontro per esaminare tre progetti”.
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