“Lucciole” e proclami, il problema resta
Pescara – (di S.L.) – TASK FORCE, MULTE E SEQUESTRI, ANNUNCIATI E PUBBLICIZZATI, MA LA MUSICA NON CAMBIA – Il fenomeno sociale (o umano?) della prostituzione ha migliaia di anni, è radicato e irremovibile, tutt’al più limitabile. In alcune città adriatiche ci sono riusciti: a Rimini, per esempio, dove le ragazze (e i ragazzi) hanno le loro “zone” ben delimitate. A Pescara, niente da fare.
Sembra proprio che le retate nella zona Pineta, la costituzione della task force della Polizia municipale, insomma il grande spiegamento di forze e mezzi, che annunciato e promosso nello scorso mese di febbraio, non senza un malcelato senso di enfasi e che portò addirittura a episodi forse anche un po’ grotteschi, (ricordiamo il sequestro di 20 euro ad una ragazza, frutto di una prestazione): ebbene, pare che tutto questo apparato, messo in piedi dal Sindaco Arbore Mascia, non abbia sortito grandi effetti. Ne è testimonianza l’interrogazione che, il Consigliere comunale del PD Antonio Blasioli, ha promosso proprio in merito al fenomeno della prostituzione. Il problema, serio e concreto, crea disagio e malcostume poiché si svolge in luoghi una volta impensabili a chiunque.
L’interrogazione del Consigliere Blasioli ha nell’oggetto: “Prostituzione in via del Circuito e via Ferrari nei pressi della sede del Comando della Polizia municipale”. Nella stessa, lo stesso Blasioli valuta “l’importanza di agire su tutto il territorio pescarese per debellare un fenomeno che degrada la città e crea imbarazzo nelle famiglie”. Alla luce dei fatti declamati nella interrogazione stessa, viene chiesto “quali iniziative si intende assumere per la soluzione definitiva del problema”.
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