Bertolaso su sottovalutazione grandi rischi
Roma – In un paese che possiede ”il record dei rischi naturali” non vi e’ ancora una politica di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale. A denunciarlo e’ il sottosegretario e Capo della Protezione civile, Guido Bertolaso che ha chiesto, in Aula alla Camera nel corso dell’informativa urgente sui fatti di Messina, che si arrivi finalmente ”dalla semplice denuncia, che ormai non e’ piu’ sufficiente, ad un Piano di azione che deve riguardare tutto il territorio nazionale. Un piano di messa in sicurezza che preveda le zone ad alto rischio sismico, per rendere giustizia ai morti dell’Abruzzo, una riforma del trasporto su gomma e su ferro dei materiali pericolosi, per rendere giustizia ai morti di Viareggio e, – ha aggiunto – di messa in sicurezza delle zone ad alto rischio idro-geologico per ricordare i morti di Messina”. ”Per questo occorre trovare i soldi per un grande piano e superare quella ‘zona grigia’ – ha detto Bertolaso – che si e’ andata estendendo negli anni, e che riguarda le competenze locali e nazionali”. In questo senso, lo stesso Capo della Protezione civile ha poi denunciato ”l’odioso gioco dello scaricabarile” ogni qual volta vi e’ una catastrofe naturale.
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