Fagnano Alto: Mauro Fattore, un sindaco in trincea che “non pettina le bambole”

Fagnano Alto – (di Gianfranco Colacito) – Il sindaco coraggioso Mauro Fattore non è uno che accetta di stare zitto o di edulcorare i problemi per non irritare le autorità. Dal suo paese massacrato dal terremoto, alza la voce, indifferente agli equilibri e alle opportunità politiche, anche se il presidente della Regione Chiodi non mostra di gradire. Per Fattore, prima di tutto viene Fagnano, dove ad aiutare sono altri, per esempio una banca di Rimini.
InAbruzzo.com ha intervistato Mauro Fattore.

Sindaco, chi ha torto e chi ha ragione per la situazione di Fagnano?
“A sei mesi dal 6 aprile cominciamo a tracciare i primi bilanci frutto del lavoro fin qui svolto.
Inevitabilmente ci si guarda indietro ed emergono errori che potevano essere evitati ma, per fortuna, anche tante cose fatte per bene che resteranno per sempre nel cuore e nella mente dei Fagnanesi.
Siamo ormai nella fase della ricostruzione, abbiamo superato l’emergenza arrivando a chiudere il campo di accoglienza.
Ma grosse difficoltà per la presentazione delle pratiche relative alla ristrutturazione e/o ricostruzione degli edifici. Regna l’incertezza sia di chi è preposto a ricevere le pratiche che di chi le deve redigere materialmente ed il continuo susseguirsi delle ordinanze modificate non aiuta a fare chiarezza”

Le cose fatte fino ad oggi..
“Sono state realizzate 11 aree per Moduli Abitativi Provvisori che dovranno ospitare 56 famiglie, un vero e proprio paese. Purtroppo si deve rilevare il grosso ritardo nella costruzione delle casette di legno che la ditta “STEDA”, aggiudicataria dell’appalto della Protezione Civile, deve realizzare nelle predette aree per i MAP.

Cosa ha potuto fare la sua amministrazione?
“L’Amministrazione ha realizzato un Piano di Lottizzazione, venduto 14 lotti di terreno edificabili ad altrettante famiglie che costruiranno abitazioni antisismiche, con tecniche nuove (bioedilizia ed altro). Ogni lotto ha una superficie di circa 600mq., totalmente urbanizzato, ed è stato venduto ad un prezzo che si aggira tra i 18 ed i 20.000 Euro. E’ in costruzione un nuovo edificio che ospiterà la Farmacia Comunale e i nuovi ambulatori medici”.

Con i soldi e l’aiuto di chi?
“Tutto questo è stato reso possibile grazie ad un finanziamento della Cassa di Risparmio di Rimini e allo sforzo economico che l’Amministrazione comunale le ha profuso per rendere un grosso servizio ai cittadini. Il 24 ottobre prossimo ci sarà l’inaugurazione dell’immobile con una grossa occasione di festa per tutti. Ora manca una chiesa. Tutte quelle esistenti sono state seriamente danneggiate per cui, grazie all’aiuto del comunedi Valmontone e di Artena sarà costruita una piccola chiesa in legno dove poter celebrare le funzioni. Potrei continuare l’elencazione delle opere in corso di realizzazione ma mi dilungherei troppo, voglio solo dire a chi non ha capito che il terremoto ha seriamente colpito anche altri comuni e non solo quelli di cui si parla sempre, che forse era il caso di fare più attenzione e non trascurare o ignorare una popolazione che non può esistere solo per le campagne elettorali”.

Come vivete e come vive lei la situazione?
“Qui da sempre si è in trincea, si lavora anche 14 ore al giorno a stretto contatto con chi ha veramente bisogno cercando di soddisfare le esigenze di tutti. Se qualcuno pensa che un Sindaco di un Comune colpito duramente dal terremoto passa il suo tempo a “Pettinare le bambole” si sbaglia di grosso. Provare per credere, siamo a pochi chilometri dal Capoluogo di Regione e non è certo impossibile visitare un Comune che da troppo tempo è dimenticato”.

Cosa accadrà nelle prossime settimane?
“Dal prossimo mese di gennaio la Protezione Civile potrebbe lasciare le operazioni di ricostruzione in mano alla Regione Abruzzo. Se queste sono le premesse c’è veramente da preoccuparsi”.
(Nelle foto: Il sindaco Fattore e i cumuli di macerie in paese)

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