“Pensare” alla capitale culturale europea
L’Aquila – Condividere le buone pratiche con le città che sono già state o si accingono a diventare capitali europee della cultura, allo scopo di comprendere come si sono preparate a questo appuntamento e quali benefici ne abbiano tratto. È stato questo il senso del Convegno, organizzato dal Comune dell’Aquila (Assessorato alle Politiche Culturali) grazie al contributo della Fondazione Carispaq, che si è tenuto questa mattina presso l’Auditorium del Parco.
La scelta della data odierna non è casuale, come ha ricordato il coordinatore di AQ19 Errico Centofanti. Il 9 maggio è la data scelta dal Consiglio Europeo per celebrare la Festa dell’Europa.
Erano presenti l’Assessore alle Politiche culturali, Stefania Pezzopane, il coordinatore del progetto AQ19, Errico Centofanti, il presidente uscente, della Fondazione Carispaq Roberto Marotta, il Presidente di Carispaq, Antonio Battaglia, Carlo Martins , (Portogallo, Guimares 2012), Ruben Zahra (Valletta 2018) e Denitza Lozanova, (Sofia 2019).
“La città di Guimares, in Portogallo ha puntato su due elementi fondamentali per vincere questa sfida- ha commentato Carlo Martins, direttore esecutivo di Guimares 2012- Il recupero del patrimonio artistico e culturale esistente e l’innovazione. Ma la carta decisiva è stata la partecipazione della cittadinanza, soprattutto dei giovani. Nel 2012 nella città di Guimares si sono svolti oltre 2.000 eventi culturali, a cui hanno partecipato circa 15mila persone e 125mila artisti. In termini turistici è stato un successo, l’anno dopo abbiamo avuto 2 milioni di visitatori”.
“Valletta si sta preparando all’appuntamento del 2018, predisponendo grandi infrastrutture ricettive- ha aggiunto Ruben Zahra, direttore del programma artistico- Inoltre puntiamo molto sulla formazione culturale dei giovani, perché questo possa rappresentare una grande opportunità di lavoro. Ci sono molti elementi di similitudine tra Valletta e L’Aquila- ha aggiunto- Voi avete una carta in più rispetto alle altre città, la bellezza della natura che vi circonda, le montagna e il verde”.
Denitza Lozanova, candidata per Sofia 2019, città con cui L’Aquila intraprende un percorso parallelo, dal momento che ci saranno due capitali europee della cultura, ha sottolineato come a questo evento si stanno mobilitando soprattutto i giovani studenti, che stanno preparando spot pubblicitari e altre azioni di comunicazione per sostenere la candidatura. “Un esempio che gli studenti aquilani potrebbero seguire- ha detto la rappresentante bulgara rivolgendosi alla giovane platea di studenti medi.
“Candidarsi a diventare capitale europea della cultura è la sfida più importante che la nostra città possa vincere- ha commentato l’assessore Pezzopane- La candidatura va di pari passo con la ricostruzione. Diventeremo capitale europea, se riusciremo a rigenerare e a ricostruire la nostra città entro il 2019”.
Il dibattito si è concluso con il concerto dell’Orchestra, del coro e della banda degli allievi delle scuole medie Patini e Mazzini, che hanno eseguito L’Inno alla gioia e l’inno d’Italia (foto).
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