Soave presenta pensilina fotovoltaica
Sulmona – Soave Energia Project presenta la pensilina fotovoltaica per la mobilità elettrica. L’azienda è tra le eccellenze italiane ed internazionali del fotovoltaico che partecipano all’11^ Solarexpo, la fiera internazionale in corso a Milano fino all’11 maggio. L’azienda sulmonese ha messo in mostra la sua pensilina E-PARKING: il punto dove parcheggiare e ricaricare il proprio mezzo elettrico. La “E” ha un triplo significato: easy parking, ecologic mobility, electric parking.L’elettricità usata per la ricarica dei veicoli elettrici non è prodotta da combustibili fossili ma da pannelli fotovoltaici integrati nella copertura della pensilina stessa, ideata proprio per la città perché supporta lo sviluppo della mobilità urbana: è adatta alle necessità dei nostri giorni e coniuga l’esigenza di muoversi con l’eliminazione delle emissioni di CO2.
“La tendenza comune porta a ritenere che l’Europa non sarà mai una potenza economica perché manca delle tradizionali fonti di energia: nessuno considera, invece, che quando i paradigmi cambiano, come sono cambiati nello scenario attuale completamente stravolto, ogni debolezza può essere trasformata in punto di forza. Paradossalmente, oggi chi era arretrato si ritrova avvantaggiato (vedi il nucleare: l’Italia votò contro, sembrava doverne pagare un prezzo altissimo, invece adesso risparmia costi incalcolabili per il disinvestimento)”. Così ha esordito Armando Pasquarelli, Amministratore Unico di Soave Energia Project, alla domanda sullo scenario futuro della produzione dell’energia.
“Fermo restando che la materia è complessa, e andrebbe approfondita con calma e dati – ha proseguito – vado per le vie brevi e cerco di fare una sintesi.
L’Europa e l’Italia non mostrano consapevolezza della loro forza e ancora si sentono penalizzati dalla mancanza di petrolio: ma quanto saremmo ricchi se attingessimo alle risorse di cui siamo storicamente depositari, cioè tecnica, ingegno, sole? Perché puntare ancora all’obiettivo ridotto del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili (la formula ormai antiquata del 20-20-20, entro il 2020) anziché al 100%?
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