Morte Cagnetta, non colpo di rimbalzo
Chieti – Prime battute in corte d’assise a Chieti nel processo ad Angelo Ciarelli, accusato di aver causato la morte a Pescara (ferro di cavallo) di Tommaso Cagnetta, colpito da una pallottola di revolver. In aula i testimoni: poliziotti e cittadini, molti dei quali capaci solo di dire: “Non so, non ho visto, non ricordo”. Ma emergono alcuni elementi certi dall’anatomopatologo e dal perito balistico. Viene demolita la tesi difensiva secondo la quale la vittima fu uccisa da un colpo di rimbalzo. Secondo gli esperti, non fu così: la pallottola calibro 38 che causò la morta di Cagnetta fu sparata da un’arma puntata. Un potente e micidiale revolver calibro 38 special, appunto. Il colpo recise l’arteria iliaca, niente da fare per l’uomo colpito.
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