Sindacati: “Inquietudine dopo parole Cialente”


L’Aquila – Scrivono i sindacalisti CGIL, CISL e Uil Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo: “La ricostruzione dell’Aquila e degli altri centri del cratere sismico era e resta una priorità nazionale, che il governo dovrà finalmente fare propria. D’altra parte non è accettabile che a Roma, a quattro anni dal terremoto, si continui ancora a discutere su quel che è accaduto nelle zone colpite, su quanti e quali siano i danni all’Aquila e negli altri comuni, se questo territorio ha gli stessi diritti e le stesse prerogative che lo Stato italiano e le sue istituzioni hanno concesso (e ci mancherebbe altro!) agli altri territori che prima e dopo di noi sono stati colpiti da una tragedia.
Per quanto ci riguarda, Cgil Cisl e Uil hanno registrato con amarezza e grande inquietudine le parole del sindaco Cialente, costretto ad alzare la voce per far sentire il dolore e la solitudine di cittadini, famiglie, lavoratori e imprese lasciati soli, senza nessuna certezza sul proprio futuro. Parole che suscitano indignazione, a prescindere da quel che si pensa della governance per la ricostruzione, perché a quattro anni dalla catastrofe è intollerabile che i Comuni colpiti e la loro gente debbano ancora reclamare i loro diritti e uno straccio di sicurezza sul fatto di poter tornare a casa o avere una speranza di vita.
D’altra parte quanto accade richiede la mobilitazione di tutta la città, la presa d’atto che soltanto con l’iniziativa di tutti noi (cittadini, organizzazioni, istituzioni e forze politiche) usciremo da questo clima, rende indifferibile un appello ad agire rivolto a coloro che non si rassegnano a quel che altri hanno disegnato e voluto per questo territorio, che non ci piace e che non siamo più disposti a tollerare.
Ce n’è quanto basta per chiedere allo Stato italiano e alle sue istituzioni di fare il proprio dovere e di dare anche agli aquilani e a tutti i cittadini colpiti nel 2009 quel che finora è stato dato a tutti: la certezza di poter avere un futuro per sé e i propri cari, di non essere condannati a dover lasciare L’Aquila e l’Abruzzo.
Per quanto ci riguarda saremo al fianco degli enti, delle istituzioni e di coloro che vorranno battersi per il rispetto del diritto alla vita e al futuro. Lo faremo come sempre accanto e insieme ai lavoratori e ai cittadini, ricorrendo ad ogni iniziativa si renderà necessaria: nel caso anche la mobilitazione generale.

Il segretario Cgil L’Aquila Il segretario Cisl L’Aquila Il segretario Uil L’Aquila Umberto Trasatti Paolo Sangermano Michele Lombardo


07 Maggio 2013

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.