Dove si vota a fine maggio in Abruzzo
L’Aquila – MOLTE NOVITA’ E SFORBICIATE NEI FUTURI CONSIGLI COMUNALI – 26 e 27 maggio, in 28 comuni abruzzesi (il più importante è Sulmona) si vota per le amministrative. I candidati che aspirano a salire sulle poltrone (e poltroncine) sono 1.207 in 114 liste. Gli aspiranti sindaci sono 100. I futuri consiglieri comunali sono 1.106. Le assemblee saranno meno affollate, a causa delle riforme entrate in vigore. Comuni più snelli e meno costosi. Poi toccherà alle regioni ( l’Abruzzo perderà una decina di consiglieri) e, stando agli impegni di Letta, anche al Parlamento, dove potrebbe essere cancellato l’attuale Senato, sostituito da una camera delle regioni. Si vedrà .
La linea di tendenza è, comunque, riduttiva.
Il ballottaggio in giugno si dovrebbe tenere soltanto a Sulmona, dove ci saranno 16 consiglieri. Negli altri comuni con più di 10.000 abitanti (Cepagatti, Alba Adriatica e Atri) si avranno ugualmente riduzioni di eletti, ma non ballottaggi.
In alcuni altri comuni (Torino di Sangro, S.Benedetto dei Marsi) i consiglieri eletti saranno soltanto 7. Nei comuni più piccoli (1000 abitanti) rivoluzione totale: niente assessori, sei consiglieri e un sindaco-governatore. E’ forse la novità più rilevante, ed è già tanto che i piccoli centri sopravvivano amministrativamente: dovevano essere soppressi e accorpati, ma per stavolta continueranno ad esistere.
GLI ASPIRANTI – Vediamo qualche situazione locale.
Nell’AQUILANO a Scanno saranno ben cinque gli aspiranti sindaci. Quattro a Oricola. Tre nel minuscolo paese di Barete. Una sola lista a Castellafiume: solo un problema di quorum, dunque. In quattro vogliono guidare il comune di Carsoli. A Sulmona, dove le elezioni si terranno ugualmente, nonostante la morte di uno dei candidati sindaci, situazione politica difficile e calda: ora sono sei gli aspiranti sindaci, e tra loro nemmeno una donna. Tra loro Palmiero Susi, ex presidente della Provincia.
Nel CHIETINO, a Pennadomo quattro liste, tre a Fallo (uno dei paesi più piccoli), solo due a Villa S.Maria, Pizzoferrato, Torino di Sangro.
Nel PESCARESE, sei si contendono il comune di Loreto Aprutino, tre quello di Cepagatti, quattro Pianella, come anche a Pietranico. Due a Nocciano, Bussi, Turrivalignani, San Valentino (dove si candida anche il consigliere regionale Antonio Saia), Roccamorice. In alcuni importanti centri, figurano candidati sindaci del Movimento 5 Stelle.
Nel TERAMANO, i grillini in campo a Civitella del Tronto (5 aspiranti sindaci). A Contronguerra due candidati. Ad Atri ben sei candidati sindaci e un’alleanza tra UDC e PD. Per gli appena 1500 abitanti (non elettori, abitanti) di Castilenti, 4 aspiranti primi cittadini, come a Notaresco. Il caso più attraente per i cronisti è però Alba Adriatica, dove le liste in campo sono ben sette, davvero tante per 12.700 abitanti della cittadina. Novità che a molti pare importante, è la buona presenza di tre donne. Esordio del movimento Alba Dorata, definito di estrema destra, con Stefano Flaiani. L’ambiente politico della cittadina è effervescente e molto vivace. Le donne future possibili sindachesse sono Ilenia Ceci, Tonia Piccioni, Gabriella Cichetti. Ci sono SEL e il M5S, il PD è piuttosto diviso. Sarà comunque una partita impegnativa, visto che – vale per tutti – i grillini hanno rastrellato un sonoro 37% alle politiche. Da far tremare vene e polsi ai partiti e alle liste civiche.
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