Ordine pubblico e prevenzione
Chieti – Il Sindaco Umberto Di Primio, questa mattina, nel corso del Convegno “Le manifestazioni e la gestione dell’ordine pubblico. Analisi del comportamento dei protagonisti”, organizzato dal SIULP – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia – presso l’Auditorium dell’Università d’Annunzio di Chieti, nel precisare che “…la figura del sindaco tende a occuparsi precipuamente di prevenzione nell’ordine pubblico, aiutando a eliminare i fattori che amplificano situazioni di disagio o che fomentano disordine, confrontandosi costantemente con le strutture preposte a svolgere azioni più incisive, ha tracciato un breve excursus sulla materia legislativa in questione e sottolineato come alcuni episodi di violenza nascono oggi da un forte disagio sociale che vive il paese”.
“Le manifestazioni oggetto di ordine pubblico – ha proseguito il Sindaco Di Primio – sfociano in due considerazioni di primaria importanza per un primo cittadino: la prima considerazione è quella relativa ai danni subiti dalle vittime del disordine pubblico ovvero agli effetti collaterali delle stesse manifestazioni, quantificabili in danni biologici ed esistenziali alle persone, danni all’immagine delle istituzioni, danni morali, danneggiamenti al patrimonio pubblico; il secondo aspetto, invece, quello più oneroso per le casse dei Comuni, è quello spesso legato alle manifestazioni sportive, alla messa a norma degli stadi di calcio, al problema sicurezza pubblica da fronteggiare in occasioni di partite che, in molti casi, diventano guerriglie urbane piuttosto che manifestazioni ludiche. Costi ulteriori che gravano, quindi, su tutta la comunità. E se è vero che la Polizia è il terminale ultimo dello Stato – ha aggiunto – non esiterei a dire che i Comuni sono la trincea della politica, l’interfaccia diretta con i cittadini e il Sindaco il presidio più avanzato della prevenzione della sicurezza, il termometro del disagio sociale. Nel concludere il suo intervento, il Sindaco Di Primio ha poi dichiarato: «È inutile dire che la parola d’ordine in questo particolare momento storico deve essere Sicurezza Partecipata e condivisioni di scale valoriali, fra tutte la condivisione dei modelli di riferimento”.
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