Arriva maggio, non la ricostruzione…
L’Aquila – Scrive il consigliere Roberto Tinari: “È passato anche il mese di aprile e, con esso, l’ultima speranza di vedere la città ricostruita. Speranza che gli aquilani avevano affidato alle parole e all’impegno del sindaco Cialente.Il primo cittadino, infatti, aveva dichiarato e assicurato che, con il cambio di governance e grazie all’intervento dell’ex ministro Barca, in aprile sarebbero partiti i cantieri per il recupero del centro storico.
Ancora una volta, invece, siamo tutti a fare i conti con l’amara realtà di una ricostruzione che non parte, di una città che muore giorno dopo giorno e di una popolazione stanca e sfiduciata che, sempre più numerosa, si risolve a dover abbandonare, seppure a malincuore, la città dove è nata e dove avrebbe voluto continuare a vivere.
Il copione, ormai da quattro anni, è sempre lo stesso. Il sindaco Cialente promette e dà tempi precisi per l’avvio dei cantieri, anzi spesso, addirittura, per la riconsegna dei lavori, e ogni volta viene smentito dai fatti, salvo poi, puntualmente, scaricare su altri la responsabilità per non aver mantenuto le promesse”.
Tra un annuncio e uno scaricabarile, intanto, si contano regolarmente una serie di azioni confuse e improduttive, come, ultima in ordine di tempo, la risibile farsa a uso e consumo dell’opinione pubblica, di aver chiesto fondi per la ricostruzione a un sottosegretario con la valigia in mano, a poche ore dalla fine del mandato.
Un’inutile sceneggiata che non copre la triste constatazione di una ricostruzione che ancora non c’è.
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