Agricoltura, dove sono 12 milioni di euro?


Ofena – LA GENTE E’ DISPERATA E SI SUICIDA, MA LA POLITICA NON CAMBIA MAI – Un’altra mazzata, che potrebbe essere letale, all’agricoltura di buona parte della provincia dell’Aquila. Milioni di euro, dove sono finiti? Lo chiede in un esposto al Prefetto e al Questore dell’Aquila Dino Rossi, (FOTO) fondatore del Cospa allevatori. Cerchiamo di far luce sulla vicenda, augurandoci che meglio e con maggiore autorevolezza la facciano le autorità coinvolte. Dodici milioni di euro, questa era la somma destinata alle aziende agricole della provincia dell’Aquila e parte della marsica, fondi mai arrivati a destinazione.
“Secondo “radio stalla” – scrive con la consueta ironia Rossi – una parte dei fondi, circa sei milioni di euro, destinati alle aziende sarebbero tornati nelle casse della regione Abruzzo per non aver emesso bandi, ora fuori termine. Nonostante questi soldi siano tornati nelle casse della regione Abruzzo, ad oggi le aziende agricole delle zone svantaggiate attendono l’erogazione dell’indennità compensativa di tre anni.
La restante somma, legata agli enti locali, parchi, comunità montane ecc, si è persa nei meandri della politica abruzzese: diciamo così per non dire di peggio… La gente è disperata, si da fuoco davanti al parlamento, spara a palazzo Chigi ferendo chi non ha colpa, chi sceglie la strada di farla finita con un cappio al collo, ma a quanto pare alla politica abruzzese non passa nemmeno per l’anticamera del cervello.
Continuano con la politica di sempre, quella clientelare, per confermare il pacchetto dei voti, con i soldi dell’agricoltura destinati alle aziende delle zone svantaggiate, con la connivenza delle organizzazioni sindacali agricole.
Le aziende agricole, in particolare quelle ricadenti nelle zone svantaggiate, montane, le stesse fasce che negli anni passati percepivano le indennità compensativa e altri tipi di aiuti, ora sono allo stremo delle forze, nonostante abbiano modificato il loro modo di produrre per incrementare il reddito.
Si spera ad un intervento degli organi in indirizzo, altrimenti saremo costretti a scendere in piazza, ma questa volta i nostri animali li porteremo nel cortile del palazzo regionale all’Aquila e chiuderemo i cancelli, con la speranza che qualcuno di questi politici non li faccia fuori per mangiarseli, insieme ai nostri contributi”.
Nessuno potrà invocare disinformazione o silenzio sull’argomento, visto che Dino Rossi lo ha messo in luce e trattato più volte con interventi anche sul nostro giornale. Le risposte ai suoi allarmi sono sempre state le stesse: silenzio e magari anche fasticio da parte delle istituzioni e soprattutto della Regione.


02 Maggio 2013

Categoria : Cronaca
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