Scuola, ormai siamo quasi al pieno

L’Aquila – Con il rientro oggi di circa 4.000 ragazzi nelle scuole cittadine e del cratere, siamo ormai quasi al pieno nelle aule e sui banchi. Il mondo della scuola affronta con determinazione il rientro e in tanti sono anche contenti di tornare sui libri dopo tanti traumi e dopo la chiusura anticipata forzata delle scuole ad aprile. Dentro gli edifici in muratura c’è comprensibilmente anche un po’ di paura, ma i ragazzi sono capaci di esorcizzarla. Magari più preoccupati sono gli insegnanti e il personale scolastico. Il rientro è avvenuto sotto gli occhi vigili e un po’ paterni di protezione civile e vigili del fuoco, che danno una mano soprattutto rassicurando e parlando con tutti, dando informazioni autentiche e togliendo di mezzo disinformazione e chiacchiere. In troppi parlano della… fine del mondo prevista da un calendario Maja, di cui ha parlato Roberto Giacobbo in tv, e qualcuno addirittura associa quanto è avvenuto nell’Aquilano con lo sfacelo idrogeologico di Messina. Purtroppo, con chiacchiere e dicerie bisogna fare i conti. Tanti aprono la bocca senza pensare alle sciocchezze che dicono: sono problemi anche questi.
Il problema reale, invece, senza bisogno dei Maja (la cui “previsione” peraltro era nota da decenni) è il traffico. Questa mattina in centro e in periferia, fino ai caselli autostradali, è accaduto di tutto e di più, con code e ingorghi sempre pi+ù lunghi e assenza di misure preventive realmente efficaci. Qualcuno dovrebbe pensarci, magari con l’aiuto di esperti autentici. Servirsi di vigili giunti da altre città, spesso sgarbati e qualche volta addirittura arroganti, non pare produca grandi risultati. Occorrono misure efficaci e immediate, magari lo sfalsamento degli orari delle scuole. Ma chi ne sarà capace?

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