Cassintegrati e precari, la Provincia annaspa
L’Aquila – (Foto: l’assessore provinciale Liris e il presidente Del Corvo) - Oggi potrebbe spuntare, in extremis e dopo una accesa protesta che ha comportato anche la pacifica occupazione di alcuni uffici della Provincia, martedì, una ipotesi di soluzione per i lavoratori di Abruzzo Engineering. Soluzione ovviamente temporanea e provvisoria. Niente, invece, per i 40 precari della Provincia che sono e resteranno disoccupati per una precisa scelta del presidente Del Corvo.
Alla fine delle proteste di martedì, Del Corvo avrebbe fatto sapere (niente di ufficiale, nessun comunicato dall’ente) di voler riunire oggi giovedì una conferenza di capigruppo, presenti delegazioni di lavoratori e di sindacalisti. Lo avrebbe fatto sapere – e anche qui bisogna affidarsi ai condizionali e alle voci non ufficiali – Del Corvo all’assessore Liris. A quest’ultimo verrebbe affidata una sorta di delega, perchè si occupi dei problemi del Genio civile paralizzato per mancanza di personale, mentre migliaia di pratiche per la ricostruzione aspettano da tempo.
Nessuno, invece, si occuperà degli altri 40 precari provinciali, abbandonati come zavorra da tutti gli esponenti politici provinciali di maggioranza, e persino dai sindacati. Un argomento tabù, di cui nessuno parla più. Diverso il comportamento del Comune, che ha esteso la propria attenzione a tutti i precari, trovando soluzioni, che evidentemente sono possibili.
Per Abruzzo Engineering e i suoi lavoratori si tratta di un calvario che dura da mesi e mesi, e che sta per diventare drammatico con l’esaurimento, a breve termine, della cassa integrazione. Per gli altri precari, niente cassa integrazione, solo modestissime indennità di disoccupazione peraltro incrddibilmente gravate anche da trattenute fiscali. Alla vergogna non c’è limite, e neppure il ridicolo.
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