Comitato concorsone al Ministro Barca


L’Aquila – Riceviamo: “Il Comitato Vincitori e Idonei al Concorso per 300 posti – Ricostruzione Abruzzo, in una lettera inviata
al Ministro Barca il 23 aprile, ha posto all’attenzione del Governo alcune questioni relative al reclutamento
dei dipendenti degli Uffici Speciali per la Ricostruzione post sisma del 06/04/09.
Facendo seguito all’interrogazione parlamentare (interrogazione a risposta scritta 4-00223, 16 aprile 2013,
seduta n. 9) presentata nei giorni scorsi dall’Onorevole Gianluca Vacca al Ministro per la Coesione
Territoriale Fabrizio Barca, in qualità di delegato dal Presidente del Consiglio Monti alla gestione della
ricostruzione abruzzese, nella quale si chiedeva «se non si ritiene opportuno procedere in futuro ad
utilizzare – nel reclutamento di personale per gli Uffici deputati alla ricostruzione […] – le graduatorie
degli idonei al recente concorso pubblico effettuato ai sensi del D.L. 83/2012», il Comitato, ha ritenuto
doveroso chiedere un incontro al Ministro Barca per avere la possibilità di un confronto sulla questione
delle assunzioni in Abruzzo.

Nello scorso anno, in concomitanza con la chiusura dello stato di emergenza dopo il sisma del 6 aprile 2009,
sono stati emanati una serie di provvedimenti tesi a dotare di idoneo personale gli Uffici pubblici preposti
alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma, stabilendo l’indizione di un concorso pubblico nel
convincimento – come ha affermato lo stesso Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, “che
solo l’assunzione a tempo indeterminato potesse assicurare al Cratere aquilano l’impegno e le certezze che la
ricostruzione richiede”, dando in questo modo priorità alle competenze e al merito.
Il concorso pubblico per titoli ed esami per 300 unità a tempo indeterminato presso il Comune di L’Aquila,
presso i Comuni del Cratere e presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, temporaneamente
assegnate agli Uffici Speciali per la Ricostruzione, alle Province interessate e alla Regione Abruzzo, bandito
a settembre 2012, è stato gestito dalla Commissione Interministeriale Ripam e dal Formez nella massima
trasparenza (83 ore di diretta streaming per lo svolgimento e la correzione delle prove scritte). Si è valutata la
conoscenza da parte dei candidati, della normativa speciale per la gestione della ricostruzione sia dal punto di
vista tecnico che amministrativo, oltre a materie quali il diritto costituzionale, diritto civile, diritto
amministrativo, diritto urbanistico, diritto degli enti locali.
Le procedure selettive, infatti, hanno visto inizialmente impegnati 36.726 candidati, individuando 1.730
idonei ossia circa il 4,71% degli iniziali partecipanti. Vista la possibilità per ciascun candidato di poter
concorrere per più di un profilo si contano, in definitiva, 1034 idonei, 300 dei quali risultati vincitori di
concorso.
I concorrenti risultati idonei, sono stati giudicati da apposite commissioni nominate dal Presidente del
Consiglio Mario Monti, e hanno ottenuto in media un punteggio pari a 96,44/100 che ne denota la meticolosa
preparazione e, così come sottolineato che dal Presidente del Formez PA, Carlo Flamment e più volte
ribadito dal Ministro Fabrizio Barca: “ha vinto il merito, la trasparenza, hanno vinto i giovani e le donne…” .
Le graduatorie dei vincitori e degli idonei per i quattordici profili di concorso sono state pubblicate sulle
Gazzette Ufficiali n. 12 del 12/02/2013 e n. 14 del 19/02/2013. Tuttavia ad oggi, dei candidati risultati 300
vincitori, solo i due terzi ha già firmato il contratto, a causa delle migrazioni dei plurivincitori da un profilo
all’altro, dei successivi scorrimenti e delle conseguenti convocazioni.
Il Comitato Vincitori e Idonei ha scritto al Ministro Barca per denunciare che, ignorando di fatto quanto su
enunciato, si assiste al moltiplicarsi di nuove procedure concorsuali, bandite dalle Amministrazioni
locali (cfr. Comuni come Teramo, Tossicia, Pescara, Poggio Picenze), a proroghe dei contratti o
incarichi stipulati durante l’emergenza, a contratti a tempo determinato (reclutamento di 50 unità a
tempo determinato agli Uffici Speciali per la Ricostruzione, e di 23 unità di personale all’Ufficio
Speciale di L’Aquila), e sugli organi di stampa si leggono continue richieste di proroga dei precari della
società Abruzzo Engineering. Tutto questo è accaduto senza la minima considerazione delle graduatorie
degli idonei nei quattordici profili del concorso per gli Uffici Speciali.
Infatti nell’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Gianluca Vacca si legge che «pur essendo i profili
delle 23 collaborazioni coordinate e continuative, in termini di requisiti richiesti e mansioni da svolgere, i
medesimi di quelli degli idonei già selezionati con il concorso per 300 posti, si è scelto di non attingere dalle
graduatorie già pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, con una procedura, ad avviso dell’interrogante, meno
rigorosa e trasparente, con un lasso di tempo tra la pubblicazione del bando e l’inoltro della domanda di
partecipazione di soli quattro giorni». Nell’interrogazione si chiede anche di sapere «chi abbia autorizzato le
ulteriori assunzioni e con quali fondi verranno finanziati ulteriori 23 unità di personale bandite dall’ufficio
speciale per la ricostruzione dell’Aquila; quale sia la ragione per la quale, una volta stabilito che fossero
necessarie risorse umane aggiuntive rispetto a quelle già previste, le stesse non siano state individuate
all’interno delle graduatorie di recente formazione, dal momento che i requisiti richiesti sono i medesimi
posseduti dagli idonei del “concorsone” ».

Ricorrendo a nuovi iter procedurali onerosi sia in termini economici che temporali, al di fuori delle
garanzie di trasparenza proprie di un concorso pubblico, sembrano essere ignorati i principi del buon
andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa, sanciti dall’art. 97 della Costituzione, oltre che
dell’economicità e dell’efficacia, principi fondamentali nella gestione dell’attività amministrativa secondo
quanto stabilito dalla legge 241/90.
Numerosi studi, ed in particolare un recente lavoro dell’Università Bocconi, dimostrano che in Italia
occorrono in media circa due anni per espletare un concorso, i cui costi sono spesso molto elevati
raggiungendo anche decine di migliaia di euro per posto assegnato.

Le pubbliche amministrazioni ricorrendo a tali graduatorie potrebbero ottenere in pochi giorni e a costo zero
risorse pronte e qualificate. Un esempio in tal senso è stato recentemente fornito dal Comune di Giugliano in
Campania (Na) il quale, attingendo da graduatorie in corso di validità di idonei ad un concorso concluso dal
Comune di Napoli nel 2010, in poco meno di un mese e con costi irrisori, ha portato a termine l’iter di
assunzione di 8 nuovi agenti di polizia municipale.
Inoltre, nella seduta che si è tenuta ieri 24/04/2013 al Senato è stata presentata dal Ministro Barca
l’informativa del Governo sulla Ricostruzione post terremoto in Abruzzo e in Emilia-Romagna, e la
senatrice Enza Blundo ha ricordato che «anche dal punto di vista attuativo non mancano le zone d’ombra. Il
Governo ha voluto un concorso pubblico, che è stato già citato, per scegliere i lavoratori che si occuperanno
della ricostruzione post sisma […]. Per le ultime 23 collaborazioni, a cui ho già accennato, coordinate e
continuative per l’Ufficio speciale della ricostruzione, inspiegabilmente si è scelto di non attingere alle
graduatorie già pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, ricorrendo ad una procedura meno rigorosa e
trasparente […]. Anche alla Camera deputati del nostro Gruppo hanno depositato una interrogazione su tale
punto. »
“Nel convincimento” – per usare le parole utilizzate da Barca in un incontro con i precari della Ricostruzione
a settembre 2012 – “che la musica è cambiata”, e che “solo l’espletamento di un concorso nazionale potesse
assicurare al cratere la maggiore qualità possibile alla ricostruzione” e ritenendo che il concorso per 300
posti ha fornito un elenco di circa mille professionisti seri e preparati che sta rischiando di essere accantonato
a vantaggio di inopportuni localismi, il Comitato, auspicando ad un futuro ed immediato utilizzo delle
graduatorie, ha inteso far presente al Ministro che “se la musica è cambiata c’è un’orchestra di
giovani pronta a suonarla”.

L’Aquila, 25/04/2013
Il Comitato Vincitori e Idonei al Concorso per 300 posti – Ricostruzione Abruzzo.


25 Aprile 2013

Categoria : Cronaca
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