Pensierino elettorale


(Nemo) – Se un eletto dal popolo, come la senatrice Pezzopane, è chiamato ad esprimersi sul presidente della Repubblica, può o no manifestare liberamente la propria scelta? Uno è portato a pensare che non può, se facendolo (non ha votato Marini) suscita reazioni e critiche, ma soprattutto si becca fulmini e saette dal suo partito. Il PD. Anzi, di più: uno pensa che il PD difficilmente, al momento, può essere definito partito. Somiglia troppo ad una assemblea condominiale, in cui è di fatto impossibile trovare due o tre che la pensino allo stesso modo. Su qualsiasi cosa. E’ come se si volesse soffocare una scelta, una presa di posizione, percè non coincide con quelle di chi – forse – non vedeva l’ora di azzannare la Pezzopane, con un pretesto qualsivoglia. Questo pensa Nemo, assistendo alle aggressioni verbali che si susseguono. E pensa anche che la parola partito, cioè da una parte, sia sempre più vuota di significato. Usiamo la parola “spartito”.


23 Aprile 2013

Categoria : Rubrica
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