L’onestà è lodata, ma muore di freddo


Pescara – (di Stefano Leone) – Evadere le tasse, non è tanto un modo per arricchirsi, è una irrefrenabile esigenza genetica, diventata di generazione in generazione una patologia italiana. Un cancro, la cui metastasi si espande lenta e silente, con la consolidata leggerezza dell’essere. Siamo tutti cittadini onesti ma, quando l’occasione capita e le circostanze lo consentono la sbandierata onestà viene un attimo meno. Salvo, poi, riproporla immediatamente dopo, al primo scambio di vedute con un interlocutore anche occasionale.
Come dire, gli uomini sono tutti emancipati ma, con le donne degli altri! La ricevuta che proponiamo nella foto, è reale ed è stata emessa questa mattina. Abbiamo oscurato i dati sensibili del mittente ma, dal resto dei particolari, si può notare che non vi è traccia dei dati identificativi del cliente, di quale sia stata la natura e la qualità dei beni e dei servizi, l’importo pagato, ne la quantità. Nulla di nulla.
Solo la data di oggi, 230413 (scritta proprio così) e il numero progressivo interno 778. La ricevuta è di un esercizio commerciale di parrucchieria uomo-donna. Ora, che siano 5 euro o 50 euro il principio non è questo; il principio è che l’onestà non è merce da pettegolezzo e chiacchiericcio da bar, Avere la coscienza pulita spesso è segno di cattiva memoria oppure di non averla mai usata.


23 Aprile 2013

Categoria : Cronaca
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