Cialente spara a zero su deficit case per coppie e single, ma non spiega i casi sospetti


cialente-15-set-09L’Aquila – Ha evidentemente percepito la rabbia degli esclusi dalle assegnazioni delle case, quasi 2.300 nuclei familiari di coppie (spesso anziane e malate) e single che lavorano in città e non sanno come farlo. E Massimo Cialente ha approfittato del vertice del volontariato per una dichiarazione piena di preoccupazione e di angoscia. Però ha dimenticato di dire almeno qualche parola chiarificatrice sulle decine di coppie e single che la casa l’hanno avuta, e nessuno spiega perché. Una mezza presa di posizione, dunque, che non cancella dubbi e perplessità ai quali invece va data risposta: sia dal primo cittadino che dalla muta Protezione civile. Che forse conta troppo sulla sua rigogliosa pubblicità a pagamento (solo per pochi fortunati giornali), sperando che non si pongano troppe domande.
Cialente ha scandito cose giuste, o almeno tali sono quelle dette. Non ha detto nulla, invece, sulle cose ingiuste che non trovano – finora – spiegazioni e suscitano la cultura del sospetto e del malcontento sociale.
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Il sindaco ha parlato senza mezzi termini di ritardi nella ricostruzione e nella riparazione di edifici danneggiati. Abbiamo una ventina di milioni, ha spiegato, e ne servono almeno 150. “Sono addolorato dal fatto che siano sempre i più deboli a trovarsi peggio – ha detto – e a risultare penalizzati. 2.300 nuclei familiari piccoli o di single saranno costretti a restare ancora lontani dalla città, forse sulla costa, per altri mesi. Avverto il dramma degli anziani: per loro è difficile percepire cosa sta accadendo. Come medico riscontro varie situazioni preoccupanti e molti casi di deficit cognitivo. Persone che cambiano umore, che si prostrano, si ammalano psicologicamente. Farò sentire la mia voce al Governo”. La speranza, ha concluso il sindaco, è che la situazione migliori entro dicembre. Per Natale, insomma. Ma, ripetiamo, neppure un cenno al fatto che alcune coppie e single in regalo di Natale lo hanno già avuto: casa assegnata. Perché? Quali criteri sono stati adottati? La città aspetta una risposta su questo argomento e va svanendo la convinzione che esistano dei buoni motivi per le assegnazioni avvenute: se è così, tutti hanno il diritto di conoscerli.
Altrimenti sarà legittimo pensare a privilegi e raccomandazioni: in questo momento, intollerabili, ne siano certi tutti in Comune e altrove.
(Nelle foto: Il sindaco Massimo Cialente il 15 settembre scorso, e in un’immagine precedente mentre sussurra qualcosa a Berlusconi. Ora è tempo di alzare la voce e anche di spiegare tante situazioni non chiare)


04 Ottobre 2009

Categoria : Cronaca
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