La Banca d’Italia chiude a Pescara
Pescara – NON ESCLUSO UN RIDIMENSIONAMENTO ANCHE A L’AQUILA – (Foto: la sede regionale dell’istituto a L’Aquila) – La Banca d’Italia ha sottoposto fin dall’11 aprile (ma nessuna autorità a Pescara ha detto nulla) alle organizzazioni sindacali aziendali un progetto di riorganizzazione della rete periferica che prevede la chiusura nel biennio 2014-2015 di 29 realtà territoriali dell’Istituto. Tra queste sarà inserita la filiale di Pescara, con un’ennesima chiusura sul territorio abruzzese dopo quelle di Chieti e Teramo, e non si esclude un’eventuale riorganizzazione anche della Filiale de L’Aquila.
L’abbandono del territorio sta determinando la perdita secca di servizi richiesti dall’utenza locale; in altri la sostituzione con prestazioni fornite a pagamento da operatori privati con aumento dei costi per le aziende; in altri ancora, con il venir meno di una qualificata presenza pubblica, l’affievolimento dei presidi di legalità . Viene messo in discussione l’assetto della rete territoriale voluto dall’ex Governatore Draghi e in più riprese sostenuto dall’attuale vertice dell’Istituto che aveva quale obiettivo la crescita quali-quantitativa dei servizi offerti alla collettività . Per tale ragione la Fisac-Cgil Abruzzo organizza una conferenza stampa domani 24 aprile, alle ore 11, presso la sede regionale della Cgil in via Croce, a Pescara
Non c'è ancora nessun commento.