“Cari Senatori e Deputati…”
Pescara – I segretari sindacali Di Cesare, Spina e Campo (CGIL, CISL, UIL; indirizzano una lettera ai parlamentari abruzzesi: “In relazione alla grave emergenza determinata dall’insufficienza di risorse, ad oggi, a sostegno degli ammortizzatori sociali in deroga, il 16 aprile davanti al Parlamento si è svolta una manifestazione indetta da Cgil Cisl e Uil per sollecitare il governo ad una rapida soluzione del problema (con provvedimento di urgenza), in quanto il perdurare di tale situazione rischia di aggravare pesantemente la condizione sociale ed economica di migliaia di lavoratori, di lavoratrici e delle loro famiglie. In Abruzzo, negli ultimi quattro anni, i lavoratori interessati dal provvedimento (cassa integrazione in deroga e mobilità in deroga) sono stati mediamente 5.500 l’anno. D’altra parte è utile ricordare che senza un ulteriore finanziamento molti lavoratori sarebbero direttamente licenziati e molti altri rimarrebbero senza alcun reddito.
Considerato inoltre che la crisi della nostra regione, nei primi tre mesi del 2013, è notevolmente peggiorata (l’Abruzzo infatti, dopo le Marche, è la regione nella quale è cresciuta di più la cassa integrazione complessiva) è necessario – stando alle nostre previsioni – uno stanziamento di almeno 90-100 milioni di euro per l’intero 2013, indispensabile a gestire gli effetti negativi della pesante situazione economica. Tutto ciò mentre lo stanziamento finora a disposizione ammonta a circa 35 milioni, comprensivi dei fondi relativi ai centri del cratere sismico.
E’ dunque alla luce di tutto ciò che sollecitiamo un Vostro immediato intervento nei confronti del Governo, affinché rapidamente vengano reperite le risorse necessarie a garantire gli ammortizzatori sociali in deroga.
Abbiamo infine ritenuto necessario ed utile convocare una riunione per sabato 27 aprile 2013, alle ore 10, presso la sede del Consiglio regionale a Pescara, in piazza Unione (terzo piano), alla quale vi invitiamo a partecipare per discutere di questo tema e più in generale dei problemi del lavoro e dell’occupazione nella nostra regione”.
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