Ingiusta detenzione, sit in a Roma
L’Aquila – Il 30 maggio, a Roma, sit-in davanti la Cassazione per protestare contro l’inapplicabilita’ del risarcimento per ingiusta detenzione: le sentenze assolutorie vanno rispettate. Ad annunciare la manifestazione e’ l’aquilano Giulio Petrilli. “Invito tutti i garantisti e i democratici al sit-in che organizzero’ per il trenta maggio prossimo a Roma alle 9,30, davanti la Corte di Cassazione, in occasione del dibattimento in quella sede del mio ricorso contro la Procura di Milano che non mi ha concesso – ricorda Petrilli – il risarcimento per ingiusta detenzione pur avendo scontato ingiustamente negli anni 80 sei anni di carcere speciale, con l’accusa di partecipazione a banda armata (Prima Linea), per poi essere assolto con sentenza definitiva nel luglio 1989. Non si puo’ sottacere a un sopruso cosi’ grande, che seguita a perpetrarsi dopo trenta anni. Non e’ bastato il carcere ingiusto, non sono bastati i pestaggi subiti, non e’ bastato l’isolamento totale. Ora la Corte di Cassazione (requisitoria del P.G.), come ha fatto un anno fa quella d’Appello di Milano sostiene – spiega Petrilli – che avendo frequentato persone sbagliate non posso accedere al risarcimento, in questo modo l’assoluzione e’ carta straccia e si passa al giudizio morale non piu’ a quello giuridico. Nelle stesse condizioni mie sono in tanti, che assolti si vedono rifiutare il risarcimento per frequentazioni non idonee. Invito tutti e tutte loro a venire a manifestare fuori la Cassazione il 30 maggio, perche’ e’ una battaglia di tutti quella di abrogare il comma 1 dell’art. 314 del c.p.che stabilisce il non risarcimento per dolo e colpa grave, perche’ e’ un comma pericolosissimo che introduce nel nostro ordinamento giudiziario il giudizio morale”.
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